Secondo i rumors, in particolare, l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane avrebbe in mente un’operazione di ricapitalizzazione da circa 400 milioni di euro, inoltre il management della società editoriale starebbe anche valutando l’ipotesi di procedere ad un accorpamento delle azioni nella misura di dieci a una.
Maggiori informazioni al riguardo dovrebbero arrivare in autunno, dopo l’assemblea straordinaria di ricostituzione del capitale che si terrà il 16 ottobre prossimo.
Una parte di analisti, tuttavia, non ha alcun dubbio è si dice assolutamente certa che la società procederà al lancio di un aumento di capitale entro la fine dell’anno in corso, soprattutto in considerazione della forte perdita registrata nel corso del secondo trimestre dell’anno e che a quanto pare non lascerebbe al managment ampio margine di scelta.
Quel che appare certo è che se l’ipotesi di un aumento di capitale Rcs dovesse rivelarsi fondata, gli azionisti non sarebbero assolutamente sorpresi. Basti pensare che nelle scorse settimane Mediobanca in un report ha definito la ricapitalizzazione una strada utile per risollevare i conti della società ma tranquillamente sostituibile da altre, citando tra le varie alternative la cessione di Dada e la cristallizzazione dell’immobile in Via Solferino.
I rumors parlano inoltre della possibilità che, in vista della fine del patto di sindacato (inizio 2014), i pesi degli azionisti potrebbero essere rivisti, in particolare è possibile che Intesa Sanpaolo e Ubi Banca convertano parte dei crediti in equity.