Se Ing Direct e Deutsche Bank tagliano posti di lavoro, cosa succede al loro titolo in borsa? Prima di visionare l’andamento delle quotazioni proviamo ad interpretare l’accaduto così da essere lungimiranti nell’investimento.
Il settore creditizio, non soltanto in Italia, sta affrontando un momento di grande fermento e cambiamento. Ci sono delle difficoltà nella gestione dei bilanci per molti istituti e stavolta finiscono nel mirino due colossi, ING Direct e Deutsche Bank che negli anni, sfruttando l’ascesa dell’e-banking, hanno ridotti i costi di gestione. Questo risparmio dovuto a scelte strutturali non è stato sufficiente e oggi ci troviamo in presenza di tanti altri tagli, anche sui posti di lavoro.
Il modello di business che punta sulla riduzione delle filiali, sulla prevalenza del web e sul diverso rapporto con i clienti è stato in qualche modo castigato dai consumatori? La banca olandese ING Direct, attiva nel ramo bancario e in quello assicurativo, ha spiegato che dovrà tagliare circa 7000 posti di lavoro soprattutto in Belgio e nei Paesi Bassi perché è necessario risparmiare 900 milioni di euro entro il 2021. Tutto messo nero su bianco in una nota inviata all’investor day. In questa occasione si è parlato anche di un investimento di 800 milioni di euro nei prossimi 5 anni al fine di incrementare il numero di clienti e l’entità dei prestiti.
L’annuncio di ING Direct ha seguito quello di Commerzbank del gruppo Deutsche Bank che ha spiegato di dover tagliare 9600 posti di lavoro. Dipendenti che da un giorno all’altro si troveranno a casa. Su questo caso però sono intervenuti i sindacati che vorrebbero si tagliassero soltanto 1000 posti tra i personale di back-office.