Pur avendo approvato l’operazione con dovrebbe consentire l’integrazione tra Unipol e Fondiaria Sai, l’assemblea straordinaria della holding guidata dalla famiglia Ligresti non ha escluso la possibilità che ci si rivolga ad altri investitori, ovvero a Sator e Palladio.
► PROPOSTA CONCAMBIO DI FONDIARIA SAI A UNIPOL
Gli azionisti di maggioranza hanno infatti chiesto al Consiglio di amministrazione di esaminare anche altre opzioni oltre a quella che vede come protagonista Unipol. A conferma di ciò, nella delibera si specifica che qualora non dovessero verificarsi alcune condizioni sospensive previste dall’accordo siglato con il gruppo bolognese, Premafin si rivolgerà ad altri investitori.
► INDEBITAMENTO AGGREGATO FONDIARIA SAI UNIPOL
I rappresentanti degli azionisti di maggioranza Jonella e Paolo Ligresti hanno precisato che l’approvazione dell’aumento di capitale non significa necessariamente aderire alla proposta di Unipol. Il board, infatti, valuterà eventuali operazioni migliorative che consentiranno alla società la continuità aziendale. Tale impegno, tuttavia, difficilmente riuscirà a modificare il percorso intrapreso, soprattutto in considerazione della lettera inviata a Premafin dalle banche creditrici in merito alla ristrutturazione del debito, che scatterà automaticamente una volta verificato il via libera al bilancio e all’aumento di capitale.