Se il braccio di ferro tra Washington e Teheran dovesse tramutarsi alla fine in una clamorosa azione militare degli Stati Uniti (opzione decisamente possibile), le quotazioni del greggio americano potrebbero subire un’impennata impressionante considerando che l’Iran bloccherebbe del tutto le sue esportazioni di petrolio verso l’estero e comunque avrebbe grosse difficoltà a gestire i rapporti commerciali con i partner asiatici (Cina in primis). I prezzi potrebbero superare area 104$ con decisione e volare fino a 110$/bl prima e 115$/bl poi.
Al momento le quotazioni dovrebbero muoversi in un range piuttosto ampio compreso tra 103.5$ e 97.5$ al barile. Se le tensioni dovessero placarsi, non è da escludere un’azione decisa dei venditori che potrebbero allontanare per un po’ di tempo i prezzi dalle resistenze di 103.7$/bl e spingerli sotto 97.5$ al barile. Se ciò dovesse avvenire, il petrolio potrebbe raggiungere 94$ prima e 92$ poi. Tuttavia, nei prossimi giorni il target price del greggio americano dovrebbe restare compreso tra 99$ e 101$ al barile.