Il tasso di cambio euro/dollaro aveva toccato ieri il minimo più basso dallo scorso 26 gennaio a 1.2973. Il breakout ribassista di 1.30, da confermarsi in chiusura, sembrava ormai cosa fatta e avrebbe certamente attirato nuovi grossi venditori all’inizio della prossima ottava. Tuttavia, nel pomeriggio sono arrivati massicci acquisti sulla divisa europea che ha ripreso quota tornando fin sopra 1.3150. La candela di inversione sul grafico daily ha, però, un range molto ampio e ciò potrebbe generare nella seduta odierna “movimenti di aggiustamento” tra 1.3180 e 1.3080 senza particolare direzionalità nell’intraday.
Il tasso di cambio euro/yen, invece, continua a salire con forza grazie soprattutto alla debolezza cronica della valuta nipponica che dura ormai da diversi giorni, a seguito della decisione della BoJ di aumentare il programma di acquisto di bond di 10 trilioni di yen. I prezzi hanno toccato un nuovo top a due mesi a 104.02, ma potrebbero esserci delle prese di profitto nelle prossime ore con ritorno in area 103.20 o addirittura 103 prima di una nuova ripartenza del bullish trend.