Il rimbalzo da questi livelli resta possibile per un target compreso tra 33$ e 33.5$ l’oncia. La fase lateral-ribassista di breve periodo potrebbe, però, riproporre escursioni di prezzo orientate verso il basso. In particolare, in caso di perdita decisa di area 31.6$ – 31.5$ l’oncia, i prezzi dovrebbero spingersi almeno fino alla soglia psicologica di 30$ l’oncia, se non addirittura fino a 28.5$ l’oncia.
Tuttavia, in caso di miglioramento del sentiment di mercato, l’argento potrebbe ritrovare la forza necessaria per puntare a ripristinare il trend emergente rialzista iniziato sul finire di settembre scorso da area 26$ l’oncia. Per calamitare l’attenzione di nuovi importanti compratori servirebbe, però, una forte esplosione della volatilità nel brevissimo periodo e un ritorno immediato al di sopra di 33.5$/oz. In questo caso i prezzi potrebbero allungarsi almeno fino a 35.5$/oz entro fine mese, per poi iniziare una fase di consolidamento ad inizio mese prossimo per tentare di chiudere l’anno il più vicino possibile ai 40$ l’oncia.