Il tasso di cambio euro/yen, invece, ha aggiornato i nuovi minimi a 11 anni nel corso della sessione asiatica a 97.27. Da qui c’è stata una buona reazione che ha riportato le quotazioni fino alla resistenza dinamica della EMA20 sul chart a 60 minuti posta a 97.90. Inoltre, questa resistenza è rafforzata dal fatto che siamo sui valori di chiusura di venerdì: dopo l’apertura in gap down di questa notte, area 97.90 è diventata una resistenza molto importante. In caso di breakout deciso di 97.90 – 98, i prezzi potrebbero allungare fino a 98.20 prima e 98.50 poi. In caso di ritorno delle vendite, il target di giornata dovrebbe essere compreso tra 97.50 e 97.
Il tasso di cambio euro/sterlina ha toccato il minimo più basso da settembre 2010 a 0.8220, ma ora sta provando a rimbalzare con target minimo compreso tra 0.8250 e 0.8270. E’ in corso poi un buon rimbalzo su euro/dollaro australiano (che aveva toccato un minimo storico a 1.2416), che si è già spinto oltre 1.25, e su euro/dollaro canadese sopra 1.3110: contro le due commodity currency, in caso di rimbalzo generalizzato della moneta unica, l’euro potrebbe recuperare maggiormente terreno anche se si prospetta un netto incremento della volatilità di breve perioso.