Il tasso di cambio euro/dollaro ha perforato ieri la soglia psicologica di 1.30 scendendo fino a 1.2945. Negli ultimi 3-4 giorni la discesa è stata molto violenta nell’ordine almeno dei 400 pip. Il quadro tecnico si è decisamente deteriorato e il trend ribassista sembra davvero molto robusto. Nel brevissimo periodo è, però, probabile un pullback dovuto principalmente alle prese di profitto e a qualche movimento di inversione messo a punto da short-term traders. Non è da escludere, quindi, un ritorno in area 1.3070-80 o addirittura in area 1.31, dove però è probabile un ritorno deciso delle vendite per una nuova gamba ribassista che dovrebbe condurre le quotazioni almeno fino a 1.2870-50 nel giro di 3-6 giorni.
Il cambio euro/yen è sceso ieri fino a 101.08, pagando a caro prezzo la perdita dei supporti fondamentali di breve periodo di 103 prima e 102.50 poi. Anche qui un pullback ci può stare, forse fino a 102 – 102.20. Tuttavia, il bearish trend resta intatto e nel giro di qualche giorno potrebbe formarsi una nuova gamba ribassista con target compreso tra 100.70 e 100. Su questi livelli non è da escludere un intervento della Bank of Japan per riportare le quotazioni velocemente verso 106 o 108.