L’oro, dopo il superamento deciso di area 1680$ prima e 1700$ poi, ha messo il turbo guadagnando più di 50 dollari nel giro di una settimana. Dopo lo strappo rialzista nella giornata della riunione del FOMC dello scorso 25 gennaio, il gold ha mostrato un drastico calo della volatilità nel breve periodo. I prezzi hanno raggiunto l’area di resistenza daily posta a 1750$/oz e a questo punto potrebbero iniziare a calare per un fisiologico ritracciamento verso 1720$ prima e 1700$ poi. Il trend rialzista, però, resta molto solido e nel giro di un paio di settimane potrebbe portare alla formazione di nuovi top in area 1800$ l’oncia.
L’argento si è spinto fino a 34.1$ l’oncia un paio di giorni fa formando una candela di inversione al superamento della media mobile esponenziale a 200 giorni, che rappresenta un’importante zona di resistenza dinamica. Tuttavia, i prezzi hanno trovato supporto in area 33$ e stanno cercando di non scendere ulteriormente in modo tale da ritestare le resistenze di area 34$ – 34.1$ l’oncia. In caso di breakout rialzista, il silver potrebbe salire fino alle resistenze di 35$ prima e 35.5$ poi. Sotto 33$ – 32.95$, invece, potrebbe iniziare un pullback fisiologico con approdo in area 32$ prima e 31.5$ poi.