Il tasso di cambio euro/dollaro, dopo aver toccato venerdì un nuovo top a due mesi a 1.3485, ha subito ieri pesanti vendite scendendo fino a 1.3365. Tuttavia, stamattina è avvenuta una ripresa fino in area 1.3450, cioè praticamente un recupero rapidissimo che riporta le quotazioni non lontano dai top di periodo. Ad ogni modo la candela di ieri mette in dubbio la solidità del trend ribassista, in attesa di conoscere la reazione degli investitori all’asta della BCE di domani. Soltanto un breakout esplosivo di area 1.3480-85 proietterebbe il cambio verso nuovi massimi di periodo a 1.35 prima e 1.3550 poi.
Se tra 1.3450 e 1.3480 dovesse aumentare la pressione ribassista, il cambio euro/dollaro rischia un brusco ridimensionamento nelle prossime sedute dopo aver beneficiato di un rally spettacolare che dallo scorso 16 febbraio aveva decretato un apprezzamento di oltre 500 pip. Un ritorno di fiamma dei venditori proietterebbe le quotazioni verso 1.33 prima e 1.3250 poi nel giro di 7-15 giorni.