Target price Euro/Dollaro per il 23 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro si è riportato stamattina nella parte bassa del trading range, dopo che ieri i prezzi avevano tentato invano di scardinare le resistenze di area 1.3550-60. La volatilità è compressa da diversi giorni e ciò potrebbe provocare una imminente esplosione dei prezzi con l’inizio di un nuovo movimento direzionale. Considerando i vari tentativi di rimbalzo falliti e il sentiment molto negativo (borse europee in forte calo anche questa mattina), il cross euro/dollaro dovrebbe andare a testare l’estremo basso della congestione in area 1.3420: in caso di breakout ribassista, è molto probabile un allungo deciso almeno fino a 1.3360-50.

Previsioni sull’Oro dal 22 al 27 novembre 2011

L’oro sta vivendo una fase di difficoltà dopo il grande recupero iniziato a fine settembre scorso da area 1530$ l’oncia. I prezzi sono riusciti a raggiungere area 1800$ l’oncia lo scorso 8 novembre, ma qui sono stati respinti con decisione. Lo scorso 17 novembre è avvenuta la perdita del supporto di 1735$ l’oncia che ha sancito l’attivazione di un 123 high (pattern di inversione) e decretato l’inizio di un trend emergente ribassista, che finora ha spinto i prezzi fino a 1666$ l’oncia. Questo supporto di breve periodo corrisponde esattamente al 50% del ritracciamento della gamba rialzista 1532$ – 1802$.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 22 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro è tornato sorprendentemente al di sopra di quota 1.35, nella parte alta del trading range sul grafico a 4 ore che ingabbia le quotazioni dallo scorso 16 novembre. I prezzi hanno trovato nuovamente supporto in area 1.3430 senza effettuare alcun breakout ribassista dei minimi di periodo, che con tutta probabilità avrebbe velocemente portato le quotazioni fino in area 1.3360-50. La capacità dell’euro di restare a galla in una giornata decisamente negativa sui mercati finanziari, con crolli generalizzati delle borse mondiali (in particolare Piazza Affari -4,74%), fa presagire così scenari meno pessimistici per la valuta unica europea nel breve periodo.

Previsioni sullo Yen dal 21 al 30 novembre 2011

Lo yen giapponese resta una delle valute preferite dagli investitori nelle fasi di maggiore turbolenza dei mercati, classificandosi come una valuta rifugio (safe heaven) nonostante il Giappone sia il paese con il debito pubblico più alto del mondo, con i tassi di interesse tra i più bassi e con una banca centrale (Bank of Japan, BoJ) pronta a intervenire ogni qualvolta la valuta nipponica inizia ad apprezzarsi con eccessiva forza nei confronti delle majors currency creando problemi dal lato delle esportazioni.

Previsioni Euro/Dollaro per il 21 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro resta inserito all’interno di una fase lateral-ribassista di breve periodo, con i prezzi che hanno iniziato la nuova ottava sui mercati finanziari al di sopra di quota 1.35. La volatilità di brevissimo periodo è molto bassa, nonostante nell’ultima seduta sia avvenuta una momentanea esplosione della volatilità a seguito del breakout di 1.3550 che alla fine però si è rivelato un tentativo mal riuscito di allungare con decisione verso l’alto. Infatti, i prezzi sono stati respinti con violenza poco dopo il superamento di 1.36.

Obiettivi di prezzo sulla Sterlina dal 18 al 30 novembre 2011

La sterlina britannica sta vivendo una fase di difficoltà, complice il sentiment di mercato negativo che porta gli investitori a preferire quelle valute percepite come “meno rischiose”, dollaro americano e yen su tutte. Le forti vendite scattate questa settimana hanno orgine anche dal dato sull’inflazione ad ottobre, che è risultato in calo (+0,1% m/m, +5% a/a) rispetto ai valori di settembre (+0,3% m/m, +5,2% a/a) e in relazione alle attese degli analisti (+5,1% a/a).

Previsioni sul Dollaro dal 18 al 30 novembre 2011

Il dollaro americano resta la valuta più acquistata in questa fase del mercato, seconda soltanto allo yen giapponese. Il biglietto verde viene solitamente inquadrato dagli investitori come una sorta di bene rifugio (safe heaven) nei periodi di turbolenza.

Nonostante la perdita del giudizio di massima affidabilità creditizia avvenuta nel mese di agosto scorso ad opera di S&P e i numerosi problemi di natura strutturale, gli Stati Uniti restano uno dei paesi più affidabili secondo gli investitori mondiali se si considera che il flusso di denaro in entrata nel paese tende ad aumentare rispetto alle altre aree monetarie.

Previsioni sull’Oro per il 17 e 18 novembre 2011

L’oro aveva raggiunto nove sedute fa il livello più alto dal 22 settembre poco sopra 1800$ l’oncia. La resistenza psicologica ha finora frenato l’ascesa del prezioso metallo giallo, iniziata sul finire di settembre da area 1530$ l’oncia. Il trend rialzista di breve periodo sembra aver subito una decisa decelerazione, in concomitanza con l’aggravarsi delle tensioni nella zona euro, le aspettative di recessione in Europa e la nuova forza del dollaro americano, con il quale solitamente ha una correlazione inversa molto forte.

Previsioni Euro/Dollaro, 17-18 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro prosegue nel suo trend negativo di breve periodo, che ha conosciuto una forte accelerazione a partire dall’inizio di questa settimana. Questa notte i prezzi hanno toccato un nuovo minimo da oltre un mese a 1.3421, dopo che sul finire della seduta di Wall Street era avvenuta una forte discesa da area 1.3550 a seguito delle dichiarazioni rilasciate dall’agenzia di rating Fitch che ha lanciato l’allarme sulle banche americane per la loro esposizione al rischio “Europa”. Tra l’altro la stessa Wall Street è passata velocemente dal segno più a un profondo rosso, proprio a causa delle bad performance delle banche, deteriorando notevolmente il sentiment di mercato.

Analisi Valute & Commodity del 16 novembre 2011

Euro/Dollaro: seduta molto volatile per il cambio euro/dollaro che stamattina è riuscito, come da previsioni, a rimbalzare dai minimi intraday di 1.3428 fino a sopra 1.3550; successivamente da questi livelli i prezzi hanno nuovamente innescato la retromarcia, scendendo fino a poco sopra 1.3450.

Il destino di brevissimo periodo del cambio sembra così legato all’andamento del sentiment di mercato, in particolare all’altalena degli spread dei titoli di stato europei.