La seduta di ieri è stata caratterizzata dall’incontro Merkel-Monti a Berlino, durante il quale il cancelliere tedesco ha elogiato gli sforzi compiuti dall’Italia con la manovra finanziaria di rientro del debito pubblico. La Merkel, che chiede l’introduzione della Tobin Tax, ha anche avanzato l’ipotesi di un potenziamento del fondo salva-stati. L’euro, però, ha toccato un nuovo minimo a 16 mesi contro il dollaro americano a 1.2660, aggiornato i minimi storici a 1.2311 contro il dollaro australiano e i nuovi minimi annuali a 1.2905 contro il dollaro canadese. Oggi grande attesa per la riunione della BCE (che dovrebbe mantenere invariati i tassi all’1%) e per l’asta dei BoT con ammontare complessivo di 12 miliardi di euro.
Analisi Tecnica
Previsioni sulla Sterlina per l’11 gennaio 2012
La sterlina è una delle valute più vendute quest’oggi con deprezzamenti importanti nei confronti di dollaro americano e yen giapponese. Il tasso di cambio sterlina/dollaro ha impattato ieri contro la resistenza, nonché soglia psicologica, di 1.55 dove erano piazzati un gran numero di venditori. La pressione ribassista è diventata sempre maggiore e questa mattina è avvenuto il breakout del supporto di 1.5450. La rottura di quest’area-chiave è stata decisiva, con il cable che ha raggiunto un bottom di giornata a 1.5365, poco sopra il minimo dello scorso 29 dicembre toccato a 1.5361.
Previsioni sull’Euro per l’11 gennaio 2012
L’euro ha vissuto ieri una seduta all’insegna del rimbalzo contro dollaro e yen dopo diverse sedute negative. La moneta unica europea continua, invece, a scendere senza dare segnali di inversione contro le principali commodity currency quali il dollaro australiano (nuovi minimi storici) e il dollaro canadese. Il rimbalzo è stato decisamente poco robusto e altalenante, nonostante l’exploit delle principali piazze finanziarie europee. A dare sollievo alla valuta europea ci aveva pensato Fitch, confermando il rating “AAA” di Germania e Francia per tutto il 2012. La stessa Fitch, però, ha dichiarato che esistono forti probabilità che l’Italia e altri paesi periferici possano essere oggetto di un nuovo downgrade.
Previsioni su Oro e Argento dal 10 al 13 gennaio 2012
I metalli preziosi hanno iniziato il nuovo anno con il piglio giusto e stanno provando a recuperare completamente le pesanti perdite accumulate nel mese di dicembre. In queste prime sedute del 2012 sia l’oro che l’argento hanno anche perso la forte correlazione inversa con il dollaro americano, mostrando una buona forza nonostante il continuo apprezzamento del biglietto verde sui mercati valutari. Inoltre, sembra che l’oro abbia instaurato una buona correlazione positiva con l’indice americano S&P500. Ad ogni modo i due preziosi metalli non hanno ancora recuperato il vecchio status di “bene rifugio” e vengono ancora percepiti come speculativi a causa delle elevate quotazioni raggiunte negli ultimi anni.
Previsioni su Euro/Dollaro per il 10 gennaio 2012
La chiusura positiva di ieri sera a Wall Street (indice Dow Jones +0,27%, S&P500 +0,23%) e il dato migliore delle attese sul surplus commerciale cinese a dicembre hanno creato le condizioni per un miglioramento del sentiment di breve periodo, facilitando il recupero di tutti gli asset attualmente più speculativi e rischiosi (come l’euro) o che non rientrano nel novero dei beni rifugio (Bund, T-Bond, US Dollar, Japanese Yen). La moneta unica europea ha potuto migliorare la sua condizione tecnica contro le majors, dopo che ieri è avvenuto un incontro tra la Merkel e Sarkozy che hanno dichiarato di voler introdurre la Tobin Tax (tassa sulle transazioni finanziarie) e di anticipare il nuovo patto di bilancio nell’Unione europea.
Previsioni sulla Sterlina per il 9 gennaio 2012
Il tasso di cambio sterlina/dollaro, nella seduta di venerdì scorso, si è avvicinato molto al minimo di 1.5361 toccato lo scorso 29 dicembre. I prezzi sono riusciti comunque a reagire a partire da 1.5375, tornando (e chiudendo) sopra 1.54. Da stamattina è in corso un rimbalzo tecnico che ha portato le quotazioni a sfiorare 1.5460. Ci troviamo poco sotto l’area di resistenza, nonché cluster area, di 1.5470, dove l’opposizione dei venditori potrebbe diventare ancora più efficace. Considerando le quotazioni attuali e i grafici intraday, il cable potrebbe essere vicino ad una nuova inversione del trend con la possibilità di tornare velocemente almeno in area 1.54.
Previsioni sull’Euro per il 9 gennaio 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato questa notte il minimo più basso da settembre 2010 a 1.2665, ma da questi livelli ha preso il via un buon rimbalzo tecnico ha ha subito portato le quotazioni ben al di sopra di 1.27. Nel brevissimo periodo c’è una resistenza in area 1.2730 che potrebbe impedire ulteriori apprezzamenti, ma il cambio dovrebbe spingersi questa mattina almeno fino a 1.2750-60, dove è posta una nuova resistenza. Tuttavia, un eventuale difficile inizio di seduta delle piazze finanziarie europee potrebbe provocare nuove vendite sul cambio e attirare l’attenzione dei venditori per target minimi compresi tra 1.2680 e 1.2650.
Previsioni sullo Yen dal 6 al 10 gennaio 2012
Lo yen giapponese è la valuta più acquistata sui mercati valutari internazionali, insieme al dollaro americano, in quanto percepita dagli investitori come una sorta di “bene rifugio” in un periodo di forte turbolenza finanziaria. I grandi fondi speculativi, grossi proprietary traders e banche centrali di paesi emergenti si stanno progressivamente allontanando dagli asset denominati in euro, spostando enormi flussi di denaro verso yen e dollaro. Il tasso di cambio dollaro/yen si è spinto due giorni fa fino in area 76.60, ma da qui è partita una bella reazione del biglietto verde con ritorno sopra 77.
Previsioni sull’Euro per il 6 gennaio 2012
L’euro ha vissuto ieri un’altra giornata difficile sui mercati valutari. L’asta degli Oat francesi è andata a buon fine con una domanda che è stata quasi il doppio dell’offerta, ma più bassa di quella registrata nell’asta precedente (quando era stata più del triplo). Hanno pesato poi i timori sullo stato di salute del settore bancario europeo, in particolare quello spagnolo che potrebbe aver bisogno di altri 50 miliardi di euro. Infine, continua a preoccupare la crisi finanziaria dell’Ungheria. che ora ha necessariamente bisogno degli aiuti di Ue e Fmi per evitare un default che potrebbe contagiare pericolosamente tutta la regione dell’Europa orientale.
Previsioni sull’Oro per il 5 e 6 gennaio 2012
L’oro ha raggiunto stamattina quota 1625.5$ l’oncia, al culmine di un movimento rialzista di brevissimo periodo iniziato dal minimo più basso degli ultimi cinque mesi e mezzo, toccato a 1522.5$ l’oncia lo scorso 29 dicembre. Il prezioso metallo giallo ha raggiunto un’area di resistenza molto importante sul grafico giornaliero, in quanto è stata raggiunta la resistenza dinamica della EMA20 e della EMA200. Non sarà facile, dunque, superare i livelli di resistenza di 1625$/oz, tanto che ora il gold ha un target a due giorni compreso tra 1600$ e 1585$ l’oncia.