Il tasso di cambio euro/dollaro ha iniziato un rimbalzo fisiologico da area 1.31 dopo che nelle ultime sedute era stato travolto dalle vendite, a partire dalla seduta di giovedì 29 febbraio quando era stato toccato il massimo di periodo a 1.3485. Il pullback in corso da ieri ha fatto sì che la moneta europea raggiungesse i primi livelli di resistenza di breve periodo, in attesa dei risultati di stasera relativi al bond swap della Grecia e della decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse nella zona euro (ore 13.45, tassi attesi invariati all’1%).
Analisi Tecnica
Previsioni su Sterlina/Dollaro 7 marzo 2012
La sterlina ha evidenziato importanti flessioni nelle ultime sedute, complice il ritorno sui mercati finanziari del clima di avversione al rischio (risk aversion) che ha penalizzato anche le cosiddette “risk currency”, tra le quali troviamo la valuta britannica. Da un punto di vista fondamentale il Regno Unito continua a fare i conti con una disoccupazione record e un’inflazione tutto sommato sotto controllo, nonostante il recente aumento del piano di quantitative easing della Bank of England di 50 miliardi di sterline. Il tasso di cambio sterlina/dollaro è sceso ieri sotto 1.57, ma sono attesi nuovi cali nel brevissimo periodo.
Previsioni su Euro/Dollaro 7 marzo 2012
La seduta di ieri è stata davvero molto difficile per l’euro, travolto da un’ondata di vendite in un clima di avversione al rischio generalizzato che ha colpito duramente anche borse, risk currencies, materie prime e bond sovrani. Le borse europee hanno bruciato 188 miliardi di euro di capitalizzazione e anche Wall Street ha chiuso nettamente in calo. A riportare la paura sui mercati finanziari ci ha pensato il governo greco, che ha minacciato di non pagare i creditori privati che si rifiutano di partecipare volontariamente allo swap sul debito.
Previsioni sul Dollaro Australiano 6 marzo 2012
Il dollaro australiano è in ribasso da qualche giorno, ma è soltanto ieri che è avvenuta una brusca accelerazione ribassista a seguito del taglio delle stime di crescita della Cina al 7,5% dal 9,2% per l’anno in corso. La Cina è un fondamentale partner commerciale per Sidney, che ora potrebbe avere una minore richiesta di materie prime da Pechino. Inoltre, stanotte la Reserve Bank of Australia (RBA) ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse al 4,25%, mentre il deficit commerciale è aumentato del 44% nell’ultimo trimestre del 2011.
Previsioni Euro/Dollaro 6 marzo 2012
E’ un momento difficile per la moneta unica europea, che nelle ultime quattro sedute di contrattazioni ufficiali ha subito pesanti vendite contro il dollaro americano passando da 1.3485 a 1.3159. In difficoltà anche euro/yen, mentre nella seduta di ieri è avvenuto un poderoso rimbalzo tecnico contro le commodity currency che sono state penalizzate dal taglio delle stime di crescita in Cina per l’anno in corso. Dal fronte europeo, tiene banco il caso Spagna che è stata severamente ammonita dalla Commissione UE per l’intenzione di non rispettare i vincoli sul deficit stabiliti dal Trattato europeo.
Opportunità valute emergenti marzo 2012
Le valute di paesi emergenti stanno sperimentando da inizio anno un forte apprezzamento nei confronti del dollaro americano, in particolare il peso messicano, il real brasiliano, il rand sudafricano, la lira turca, lo zloty polacco e addirittura il pericolante fiorino ungherese. Le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) della Banca Centrale Europea hanno normalizzato la situazione finanziaria nella zona euro, fatto calare gli spread sovrani e ridotto la percezione del rischio sistemico sui mercati. Le maxi-iniezioni di liquidità della BCE hanno segnato una svolta per lo scenario finanziario in Europa, favorendo l’apprezzamento dell’euro e delle altre risk currency nei confronti del dollaro americano.
Previsioni sull’Euro 5 marzo 2012
L’euro ha vissuto la scorsa settimana delle giornate difficili, nonostante la nuova asta di rifinanziamento della BCE – che ha aggiunto ulteriori 530 miliardi di euro circa nel sistema – e la firma del fiscal compact da parte dell’Ue-25 (escluse Gran Bretagna e Repubblica Ceca). Restano, infatti, alcuni nodi da sciogliere: la ratifica del nuovo trattato di bilancio Ue potrebbe non essere così scontata (referendum in Irlanda e stime di deficit pubblico più alte in Spagna), senza dimenticare la controversa situazione della Grecia che è stata bocciata da Moody’s a “C” (ultimo livello della scala di valutazione).
Previsioni sulla Sterlina 2 marzo 2012
La sterlina sta mostrano un andamento positivo nei confronti delle principali valute, approfittando del sentiment positivo presente sui mercati finanziari. Il tasso di cambio sterlina/dollaro, il cosiddetto “cable”, ha toccato due giorni fa un nuovo top a tre mesi a 1.5991 e da qui è partita una forte pressione in vendita che ha riportato le quotazioni sulla key-area di 1.5930. Il cable si sta appoggiando molto bene sul supporto di breve periodo posto in area 1.59 e resta all’interno di una fase ascendente, che per ora sta sperimentando un lieve rallentamento a causa della forza generalizzata sui mercati valutari del dollaro americano.
Previsioni sull’Euro 2 marzo 2012
La moneta unica europea sta sperimentando una fase interlocutoria sui mercati valutari a seguito della maxi-asta della BCE avvenuta due giorni fa, che ha portato all’assegnazione di ben 529,5 miliardi di euro a 800 banche europee ad un tasso agevolato dell’1% per una durata di 36 mesi (operazioni LTRO). Gli investitori hanno preferito liquidare buona parte delle posizioni net long sull’euro, che comunque hanno offerto rendimenti molto elevati nel mese scorso. L’euro è tornato piuttosto debole contro dollaro americano, sterlina e commodity currency (Aud e Cad in primis), mentre mantiene un’impostazione positiva contro lo yen.
Previsioni su Oro e Argento 1° marzo 2012
Ieri è avvenuta una brusca battuta d’arresto per i metalli preziosi, che hanno pagato a caro prezzo le dichiarazioni del governatore della Federal Reserve. Infatti, Ben Bernanke ha praticamente escluso un nuovo programma di quantitative easing, cioè una nuova iniezione di liquidità nel sistema. Così, mentre lo scorso 25 gennaio ci fu un exploit dei mettali preziosi quando fu annunciato il mantenimento dei tassi di interesse allo 0,25% fino al 2014, ieri è avvenuto un crollo verticale con perdite rilevanti sia per il gold che per il silver. Il sell-off sull’oro dai top intraday ha provocato una perdita intraday superiore al 6%.