L’euro è tornato ad essere sotto pressione nella giornata di ieri, a seguito delle dichiarazioni del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann (consigliere BCE), secondo il quale la crisi della zona euro non si risolve aumentando le risorse dei fondi di salvataggio europeo. Inoltre, Citigroup ha lanciato l’allarme sulla Spagna. In un report gli analisti della banca d’affari americana hanno avanzato l’ipotesi di una ristrutturazione del debito entro fine anno se Madrid non interverrà con decisione per ridurre il deficit pubblico e risolvere la crisi del sistema bancario locale.
Analisi Tecnica
Target Sterlina/Dollaro 28 marzo 2012
Il tasso di cambio sterlina vs dollaro americano (GBP/USD) è in grande difficoltà quest’oggi, complice il dato sul pil del quarto trimestre 2011 (risultato definitivo) che ha deluso le aspettative degli analisti. Infatti, la contrazione del pil è stata pari allo 0,3% e non dello 0,2% come previsto. L’incremento del pil su base annua è stato così rivisto a +0,5% da +0,7%. Per l’intero 2011 il prodotto interno lordo del Regno Unito è cresciuto dello 0,7%, quindi rivisto al ribasso da +0,8%. Il risultato sul pil sta mettendo in difficoltà il pound contro le principali valute.
Previsioni Euro/Dollaro 28 marzo 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro ha vissuto ieri una seduta molto altalenante, dopo che il giorno prima era riuscito a perforare la key-area di 1.3290. Il tanto atteso breakout non ha dato la spinta rialzista prevista e ieri l’ascesa del cambio si è fermata a 1.3385. La chiusura della candela daily di ieri è avvenuta praticamente sui minimi, molto vicino a 1.33. Stamattina è in atto una nuova ripresa, ma la candela di ieri è un segnale di esaurimento della tendenza rialzista nel breve periodo per cui ci si può attendere un ribasso nelle prossime ore.
Previsioni Euro/Dollaro 27 marzo 2012
Ieri il tasso di cambio euro/dollaro ha finalmente effettuato il breakout del trading range compreso tra 1.3290 e 1.3130. I prezzi si sono diretti verso l’alto, a seguito del superamento della key-area di 1.3290. A facilitare l’ascesa dei prezzi, che in mattinata avevano mostrato un andamento negativo con discesa sotto 1.32, sono state le dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel che ha praticamente dato il via libera al rafforzamento del firewall anti-crisi europeo, utilizzando anche le risorse finora inutilizzate del fondo EFSF (200 mld) oltre a quelle del nuovo fondo permanente ESM (si arriva a 700 miliardi).
Previsioni Dollaro Yuan aprile 2012
Negli ultimi giorni sta facendo molto rumore il forte rallentamento economico della Cina (hard landing), dopo che a febbraio la bilancia commerciale ha registrato il peggior dato dal 1989 con un deficit 4 volte più dl previsto a 31,5 miliardi di dollari. Il motivo principale è stato il boom delle importazioni (+39,6%), sui timori di un innalzamento dei prezzi internazionali soprattutto di petrolio e minerali, mentre l’export è calato insieme alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio. E poi c’è l’allarme sul Pil: per quest’anno il governo cinese prevede una crescita del 7,5% (livello più basso dal 2004).
Previsioni prezzo Petrolio 26 marzo 2012
Il prezzo del greggio resta ancora fortemente influenzato dalle tensioni in Iran. Venerdì il petrolio Wti, ma anche il Brent, ha vissuto una seduta molto volatile a seguito delle nuove stime effettuate da circuiti informativi, aziende del settore e banche d’affari sulla produzione e sull’export di petrolio iraniano. Secondo Petrologistic, a marzo avverrà un calo dell’export del 14% a 1,9 milioni di barili al giorno (mbg) dai 2,2 milioni di febbraio. Citigroup ritiene che il calo dell’export raggiungerà 1,8 mbg. Bloomberg, invece, stima la produzione di greggio in Iran ai minimi dal 2002 a 3,45 mbg per il mese di marzo.
Previsioni Euro/Dollaro 26 marzo 2012
Nella scorsa settimana abbiamo assistito a numerosi capovolgimenti di fronte sul tasso di cambio euro/dollaro, che si è mosso in un ampio trading range compreso tra 1.3290 e 1.3130. Il rallentamento delle principali piazze finanziarie mondiali, i timori sull’economia cinese e per un ritorno della crisi del debito sovrano in Europa hanno bloccato l’ascesa del cambio, che resta così ancora al di sotto della key-area di 1.3290. I prezzi, però, potrebbero effettuare il breakout decisivo della resistenza nelle prossime ore, soprattutto se le piazze europee dovessero mostrare un andamento positivo.
Previsioni prezzo Oro dal 23 al 31 marzo 2012
Nella seduta di ieri il prezzo dell’oro spot è sceso sui minimi da oltre due mesi a 1628$ l’oncia, raggiungendo così una perdita mensile superiore al 3%. Le quotazioni sono certamente molto distanti dai precedenti massimi storici di 1920$ l’oncia toccati ad inizio settembre 2011, ma da inizio anno l’oro ha pur sempre guadagnato più del 5%. La pressione al ribasso in atto nelle ultime settimane deriva soprattutto dal raffreddarsi delle aspettative di un terzo quantitative easing della Federal Reserve. Tuttavia, a pesare sull’andamento dei prezzi del metallo giallo è anche il rallentamento della Cina.
Target Euro/Dollaro 23 marzo 2012
Negli ultimi tre giorni il tasso di cambio euro/dollaro ha vissuto trend altalenanti e non è riuscito ad imprimere una direzione precisa nel breve periodo. In realtà, il cambio era in netta ripresa dalla zona di supporto giornaliera di area 1.30 e sembrava proiettato verso il superamento di area 1.33. Poi, il calo delle borse e l’aumento degli spread sovrani – a seguito dell’allarme lanciato prima da Bernanke, poi da Citigroup e da S&P sulla zona euro – ha creato le condizioni per un forte incremento della volatilità che ha dato vita molto spesso a bruschi sell-off intraday.
Target Sterlina 22 marzo 2012
Ieri sono stati pubblicati i verbali della riunione della Bank of England (BoE) dello scorso 7/8 marzo, che hanno evidenziato una mancata coesione tra i vari membri del Monetary Policy Committee. Infatti, due esponenti del board di politica monetaria britannica non erano d’accordo nel mantenere invariato il piano di quantitative easing a 325 miliardi di pound, ma spingevano per un nuovo aumento di 25 miliardi. La decisione di tenere i tassi sui minimi storici allo 0,5% è stata presa, invece, all’unanimità. Intanto, la BoE prevede una discesa del tasso di inflazione all’1,9% alla fine di quest’anno.