Il tasso di cambio euro/dollaro resta sotto pressione sui mercati valutari, a causa della crisi delle banche in Spagna che ieri ha portato il titolo Bankia a perdere fino al 30% nell’intraday. Il terzo gruppo bancario spagnolo ha chiesto 19 miliardi al governo Rajoy per evitare il crack, dopo la prima iniezione di liquidità da 4,5 miliardi avvenuta alcuni giorni fa. Gli investitori sono preoccupati e temono un effetto-domino sulle altre banche, non solo spagnole, con un rating junk. Ieri lo spread spagnolo è salito a 510 punti base, ai massimi dall’introduzione dell’euro.
Analisi Tecnica
Prospettive Euro secondo semestre 2012
La moneta unica europea si appresta a vivere probabilmente l’anno più difficile dai tempi dell’introduzione, in quanto la stessa sopravvivenza dell’unione monetaria viene attualmente messa in discussione. Molti fondi di investimento americani, fondi pensione e fondi sovrani stanno ritirando i loro capitali dalla zona euro, mantenendo posizioni soltanto sui titoli con elevata affidabilità (come quelli tedeschi, finlandesi e olandesi). Nel Regno Unito sono molto pessimisti sulle capacità dell’euro di sopravvivere ancora a lungo, mentre negli Stati Uniti c’è grande preoccupazione per il possibile effetto-contagio.
Crollo prezzi Petrolio maggio 2012
Il mese di maggio è stato finora molto negativo per l’andamento del petrolio, anche se gli effetti sulla benzina sono stati davvero poco soddisfacenti per il consumatore (a causa dell’eccessiva tassazione che grava sui carburanti). La sensazione è che non sia stato soltanto il boom del dollaro americano a deprimere le quotazioni dell’oro nero. Da questo punto di vista sorprende il crollo del prezzo del Brent: il riferimento europeo è clamorosamente crollato fino a 105$ dai top di 128,25$ del primo marzo scorso.
Target Euro/Dollaro fine maggio 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato ieri un nuovo minimo annuale a 1,2515, che è anche il livello più basso registrato da luglio 2010. La discesa del cambio evidenzia tutte le difficoltà che sta incontrando la moneta unica europea a partire dal secondo trimestre dell’anno. L’accelerazione decisiva è avvenuta ad inizio maggio con il cambio sceso fino a 1,25 circa da area 1,3280, che ha portato la performance ad essere negativa del 6,1%. Si tratta di una perdita di rilievo per un tasso di cambio in un periodo di tempo relativamente breve.
Indice Crb materie prime ai minimi da quasi due anni
Il 2012 finora non è stato un anno particolarmente brillante per le materie prime. In realtà, se si osserva l’andamento dell’indice principale delle commodity, cioè l’indice Reuters Jefferies-Crb, possiamo notare che siamo sui minimi da quasi due anni. Infatti, ieri l’indice ha chiuso a 281,44 punti, cio è sui minimi da settembre 2010. Il crollo delle materie prime, in particolare le soft commodities come zucchero e caffè, è dovuto sia al deciso apprezzamento del dollaro americano sui mercati valutari sia alle aspettative di rallentamento economico su scala mondiale.
Previsioni cambio Euro/Dollaro 23 maggio 2012
Ieri è stata una seduta molto positiva per le piazze finanziarie europee, in particolare per la borsa di Milano che ha guadagnato il 3,41%. Giù anche gli spread sovrani, nonostante l’asta dei titoli spagnoli a 3 e 6 mesi abbia evidenziato ancora una salita dei rendimenti. Tuttavia, a Wall Street – innervosita dai timori sull’esposizione di JP Morgan sui derivati e dal continuo crollo delle azioni di Facebook – le cose si sono messe male nel finale di seduta e c’è stata una chiusura negativa. A quel punto c’è stata una reazione sui mercati valutari, dove si è assistito a un nuovo crollo dell’euro.
Oro può tornare a 1800$ nel 2012 secondo analisti finanziari
A partire da maggio il prezzo dell’oro sul Comex è passato da 1670 a 1527 dollari l’oncia, in concomitanza con il forte apprezzamento del dollaro americano nei confronti dell’euro. La correlazione tra l’andamento di euro/dollaro e quello dell’oro sembra davvero forte: quanto più euro/dollaro scende, tanto più anche l’oro risponde con decisi deprezzamenti. La maggior parte degli analisti finanziari è prudente sul metallo giallo nel breve termine, ma l’idea condivisa dagli esperti è quella di un ritorno di fiamma sul lingotto nel giro di qualche mese.
Previsioni Euro/Dollaro 21 maggio 2012
Il governatore della BCE, Mario Draghi, ha smentito l’ipotesi di un’uscita della Grecia dall’euro, dichiarando che nessuno vuole l’abbandono della moneta unica da parte di Atene. Tuttavia, negli ultimi giorni le dichiarazioni di numerosi policy makers continentali davano la sensazione che la strada per il paese ellenico fosse ormai segnata, cioè fuori dall’Europa. Basta riguardare ciò che hanno detto Manuel Barroso, Wolfgang Schauble e Karel De Gucht. Si è parlato addirittura dello studio di un piano d’emergenza per far uscire la Grecia dall’euro in modo ordinato.
Spread Petrolio WTI-Brent a 5$ a fine 2012 secondo Goldman Sachs
Il petrolio resta sotto pressione sui mercati internazionali, a causa delle aspettative di forte rallentamento economico dovuto alla recessione in molti paesi europei, ma anche in virtù degli ultimi dati macroeconomici americani poco incoraggianti e al possibile hard lending della Cina. Tuttavia, l’andamento del petrolio continua a marciare a due velocità per il WTI (greggio americano) e il Brent (riferimento europeo). Negli ultimi giorni lo spread si è ampliato fino a raggiungere i 19 dollari al barile.
Previsioni Euro/Dollaro 17 maggio 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro resta inserito all’interno di un trend ribassista molto solido che, nel giro di qualche giorno (e con tutta probabilità entro fine mese), dovrebbe portare le quotazioni a raggiungere i minimi toccati lo scorso 13 gennaio a 1,2623. Attualmente siamo in una potenziale fase di correzione tecnica, necessaria tra l’altro per smaltire l’eccessivo ipervenduto accumulatosi nelle prime due settimane di maggio. Da inizio mese, infatti, il cambio euro/dollaro è in continuo declino senza aver quasi mai effettuato un fisiologico pullback.