Il tasso di cambio euro/dollaro è in un buon momento di forma e negli ultimi due giorni è riuscito a rimbalzare da area 1,2440 fin sopra 1,26 toccando ieri un top intraday a 1,2610. Il cambio è salito soprattutto a causa della debolezza del biglietto verde, sul quale hanno pesato più del previsto i deludenti dati macroeconomici di ieri (vendite al dettaglio e indice dei prezzi alla produzione) ma più in generale delle ultime settimane. Ad ogni modo, almeno da un punto di vista tecnico, il cambio non sembra poter ambire a un target settimanale con chiusura superiore a 1,26.
Analisi Tecnica
Analisi tecnica Petrolio dal 13 al 17 giugno 2012
Il petrolio WTI sembra aver trovato una base solida in area 81$ al barile dalla quale poter ripartire, allo scopo di recuperare le posizioni perse nelle ultime settimane. Dopo il crollo di maggio, anche all’inizio di giugno c’è stato un ulteriore approfondimento ribassista che ha portato le quotazioni del greggio americano a testare per ben due volte il supporto di area 81$. Il Crude Oil WTI Future quotato al Nymex sembra poter rimbalzare con maggiore decisione, per puntare almeno ad un ritorno in area 87 – 88 dollari al barile.
Previsioni Euro/Dollaro 13 giugno 2012
Il mercato delle valute ha vissuto ieri una seduta molto altalenante, in balìa di un sensibile aumento della volatilità ma soprattutto caratterizzata da una scarsa direzionalità intraday. Il sentiment del mercato resta negativo, come si può notare dai recenti attacchi speculativi sull’Italia. L’Europa ha bacchettato il governo Monti, reo di non fare molto dal lato della crescita. Tuttavia, secondo l’Eurogruppo, l’Italia non avrà bisogno di aiuti finanziari. E’ della stessa opinione anche Fitch, che ieri sera ha bocciato 28 banche spagnole.
Trading intraday Euro/Dollaro 12 giugno 2012
Ieri i mercati finanziari avevano inizialmente accolto bene la notizia della richiesta di aiuti che la Spagna provvederà ad effettuare nella prossima riunione di Ecofin ed Eurogruppo, in programma il 21 e 22 giugno in Lussemburgo. L’obiettivo è mirato e specifico: non un appoggio allo stato, bensì alle banche. Tuttavia, l’iniziale euforia per l’accordo è svanita velocemente già nel corso della mattinata facendo nuovamente spazio alle vendite. Lo spread spagnolo è tornato prepotentemente sopra 500, l’euro è crollato e la speculazione ha cominciato a prendere di mira l’Italia.
Target prezzo Oro giugno 2012
La notizia degli aiuti finanziari che la Spagna otterrà per ricapitalizzare le banche locali ha creato i presupposti per un maggiore appetito per il rischio. Con l’inizio della nuova ottava sono in forte rialzo le borse (in particolare le banche) e l’euro, ma anche l’oro. Il prezioso metallo giallo ha perso da tempo lo status di bene rifugio e tende a muoversi in scìa all’andamento del dollaro americano oppure sulle aspettative di nuove mosse di politica monetaria espansiva della Federal Reserve.
Previsioni sullo Yen giugno 2012
La moneta giapponese continua a dimostrare il suo enorme potenziale nelle fasi di maggiore turbolenza dei mercati finanziari. Lo yen, sebbene l’economia nipponica non sia particolarmente brillante da tempo, continua ad essere inquadrata come una valuta rifugio in una fase storica dei mercati in cui la maggior parte delle valute a corso forzoso dei paesi maturi è in forte deprezzamento a causa delle politiche monetarie anti-convenzionali delle aree economiche e per l’eccessivo indebitamento degli stati sovrani. Il Giappone rappresenta un paradosso, in quantto è il paese con il debito più grande del mondo ma con una valuta tra le più forti sui mercati.
Previsioni Euro/Dollaro dopo downgrade Fitch su Spagna
La notizia del declassamento della Spagna operata da Fitch ieri sera ha scosso non poco il mercato dell’euro, che negli ultimi giorni aveva evidenziato un interessante recupero nei confronti delle major currencies. Fitch ha tagliato il rating spagnolo di tre notch a BBB da A, confermando l’outlook a “negative” per i prossimi trimestri. Pesano sul giudizio i probabili costi che il governo spagnolo dovrà sostenere per ristrutturare e ricapitalizzare le banche. Si parla di almeno 50-60 miliardi di euro, con la possibilità di salire addirittura a 100 miliardi.
Petrolio Brent torna sopra 100 dollari al barile
Ieri in chiusura di contrattazioni sul mercato newyorkese NYMEX (New York Mercantile Exchange), il petrolio Brent con scadenza luglio 2012 quotava nuovamente sopra i 100 dollari al barile. Il prezzo di riferimento si è attestato 100,64 dollari per un rialzo giornaliero delle quotazioni dell’1,62%. Tre giorni fa, però, il greggio del Mare del Nord aveva toccato il minimo più basso da gennaio 2011 a 96,73 dollari al barile. Dal 1° marzo scorso, quando il Brent quotava ancora sopra 128 dollari, il crollo delle quotazioni è stato pari al 32%.
Previsioni cambio Euro/Dollaro 7 giugno 2012
La BCE ha confermato ieri i tassi di interesse all’1% e a questo punto nella prossima riunione di luglio dovrebbe concretizzarsi l’atteso taglio dei tassi di 25 punti base allo 0,75%, mentre entro settembre il mercato si aspetta un’ulteriore riduzione di un quarto di punto. Mario Draghi, governatore della BCE, ha dichiarato che non sono in programma nuove aste di rifinanziamento a lungo termine (LTRO), ma alle banche sarà fornita liquidità illimitata. I mercati hanno reagito molto bene: le borse europee hanno chiuso in forte rialzo, come anche Wall Street, acquisti sull’euro, spread sovrani in calo.
Prezzi Petrolio ancora troppo elevati secondo Van der Hoeven (Aie)
Il crollo delle quotazioni petrolifere avvenute nel mese di maggio, e proseguite anche in parte ad inizio giugno, potrebbe non essere sufficiente a neutralizzare il rischio di provocare ulteriori danni alla fragile economia mondiale. Ne è convinta Maria Van der Hoeven, direttore dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie), secondo la quale “ci stiamo tuttora confrontando con una situazione in cui i prezzi sono ancora quasi a tripla cifra. Questo costituisce un enrome fardello per i bilanci degli stati e contribuisce al rischio di un ulteriore rallentamento dell’economia”.