Sono settimane molto dure per il mercato del Forex, dominate da temi ricorrenti quali ad esempio l’andamento dei listini e la volatilità. Ci troviamo in una cornice negativa per ciò che concerne le principali valute di prezzi delle monete afferenti ai Paesi emergenti che stanno facendo registrare rendimenti elevati e per le valute connesse alle materie prime.Gli esperti affermano che
La recente correlazione tra azionario e volatilità indica che siamo passati da una posizione dell’euro altamente rischiosa a una neutra. La correlazione euro/dollaro col mercato azionario è molto bassa ora ma è diventata negativa e la direzione non è meno importante del livello. La Bce promette molta liquidità dando inizio al QE. Nel frattempo la Fed interromperà il Qe a ottobre. A margine, tassi più alti e il nervosismo degli investitori dovuto a un minore aiuto da parte della banca centrale.
Pare sia questa una buona risposta al perché i finanziari relativamente ciclici si siano stabilizzati e recentemente si siano apprezzati proprio nel momenti in cui le obbligazioni high yield americane e quelle dell’unione monetaria europea hanno lievemente preso le distanze.
Anche la cosiddetta “opzione put della Banca Centrale” è importante. Gli esperti spiegano che con la promessa di mantenere i tassi bassi per un periodo abbastanza lungo, l’Eurotower si è imbattuta in una strada con vicolo cieco impantanandosi in quello che è stato il problema del Giappone per molti anni: anni segnati da un graduale indebolimento, bloccati da un improvviso rafforzamento quando le posizioni si erano invertite.
Inoltre, il mercato obbligazionario dei titoli di stato americani ‘risk free’ e’ molto più grande e liquido di quello europeo. Questa potrebbe essere la ragione che governa la seguente relazione: quando i rendimenti dei Treasury scendono, anche il rapporto euro/dollaro diminuisce dal momento che la corsa al mercato dei Treasury sostiene il dollaro come nel caso degli ultimi mesi.