In attesa delle decisioni che in settimana la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve americana, stabiliranno in materia di politica monetaria, vediamo i principali livelli tecnici del cambio euro dollaro.
EurUsd: il grafico settimanale del cambio ha fornito importanti conferme sul fronte della fase di distribuzione che stavamo seguendo, con quello che dunque potrebbe uno scenario di uptrhust e di importante scaricamento della domanda di medio periodo. Sullo stesso weekly attendiamo però decise conferme sotto le aree 1,3730/00. Come dunque accennato nella prima parte, il movimento dell’eurodollaro di giovedì ha messo in evidenza una dinamica di scaricamento della domanda residua sul cambio, con conseguente presa di stop dei ribassisti di prima istanza e poi un’ondata di offerta che ha poi si è alimentata degli stop dei rialzisti e di chi ha incominciato a vendere in maniera importante, pur in maniera tecnica se si osservano i supporti statici che hanno ceduto; 1,3930, 1,3905, 1,3885, 1,3865.
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Poi, e lo avevamo chiaramente scritto, il segnale piuttosto forte in senso ribassista ha trovato conferme con la rottura sotto 1,3850, verso 1,3810, poi 1,3775/90 ed infine 1,3750. Venendo al breve ci troviamo ora in una fase di correzione proprio su quest’ultimo livello che come spiega DailyFx, sul grafico orario, mostra un’apertura settimanale in congestione con l’ottima media esponenziale a 21 periodi a fare da prima resistenza dinamica per delle ripartenze la cui portata passa naturalmente dalla violazione dei minimi a 1,3750 verso 1,3730 e la fondamentale area di 1,37. Prudente invece attendere il superamento di area 1,3785 prima di long in direzione 1,3815 e allunghi possibili a 1,3825 in eventuale scenario di “pera cotta” sempre sul grafico orario.