L’oro sta pagando anche la difficoltà delle banche europee di finanziarsi in dollari sui mercati americani, cosicchè gli istituti di credito vendono in prestito lingotti d’oro per ottenere in cambio dollari allo scopo di ricomprarli nel giro di 30 giorni restituendoli ai prestatori. Da un punto di vista tecnico l’oro dovrebbe spingersi fino al test della resistenza di 1620$ l’oncia nel giro di un paio di sedute e provare addirittura il breakout rialzista in caso di sentiment molto positivo con target a 1650$ l’oncia.
Tuttavia, nonostante si possa ipotizzare anche un rimbalzo piuttosto violento con un recupero di un centinaio di dollari l’oncia dai minimi di periodo, il trend ribassista dovrebbe ben presto tornare a far male riportando le quotazioni nuovamente verso i bottom di 1560$ l’oncia. Il contesto più negativo per l’oro sarebbe un improvviso peggioramento del sentiment già oggi e un ritorno deciso sotto 1600$ l’oncia. In questo caso i venditori potrebbero essere incoraggiati a posizionarsi massicciamente sul gold sin da subito, per un target a 3 giorni compreso tra 1550$ e 1500$ l’oncia.