Previsioni rapporto prezzo utili azioni Borsa italiana nel 2012

Nell’individuare i titoli su cui investire nel 2012 bisogna tenere in considerazione non solo le previsioni relative ai titoli azionari ad alto rendimento 2012, ma anche quelle riguardanti il rapporto P/E, ossia il rapporto tra prezzo di Borsa e utile per azione solitamente utilizzato per valutare il livello di euforia o di panico del mercato.

PREVISIONI DIVIDENDI 2012 BORSA ITALIANA

A riguardo, in particolare, sulla base delle previsioni su quelli che saranno gli utili per azione nel 2012, CorrierEconomia ha stilato la classifica delle società quotate a Piazza Affari che nel corso del prossimo anno presenteranno un rapporto P/E piuttosto basso, ossia di quei titoli che, da questo punto di vista, risultano essere più scontati e quindi più convenienti.

A guidare la classifica è il titolo Exor con un P/E dell’1,5, seguono Fondiaria Sai (2,2), Finmeccanica (5,1), Fiat (5,2), Unicredit (5,8), Mediobanca (6,0), Monte dei Paschi di Siena (6,1), Enel (6,3), Telecom Italia (6,6), Eni (6,9), Banco Popolare (7,0), Intesa Sanpaolo (7,5), Banca Popolare Emilia Romagna (7,6), Fiat Industrial (8,1), Generali Assicurazioni (8,1), Pirelli & C. (8,1), Mediaset (8,1), Prysmian (8,2), Mediolanum (8,6) e Azimut Holding (8,9).

TITOLI AZIONARI CHE NON SOFFRONO LA CRISI

I titoli che presentano un basso rapporto P/E risultano fortemente scontati e quindi consentono all’investitore di ripagarsi l’investimento entro breve tempo, tuttavia nella maggior parte dei casi questi stessi titoli fanno capo a società che presentano una visibilità sui profitti futuri davvero bassa. Bisogna quindi prestare particolare attenzione in quanto scegliere di investire utilizzando il rapporto P/E come strategia di investimento potrebbe rivelarsi una trappola.

Meglio quindi puntare sui titoli che presentano un forte sconto ma che al tempo stesso presentano ampi potenziali di crescita. Tra questi figura senza dubbio Eni che tratta al momento con uno sconto del 4% circa ma su cui la maggior parte degli analisti ha confermato rating “buy” alla luce del forte potenziale di rialzo derivante soprattutto dalla ripresa delle attività in Libia.