I Ctz sono ammessi alla quotazione sui mercati regolamentati, ossia sul mercato telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT) e sul mercato telematico all’ingrosso dei titoli di Stato (MTS).
Tra i vantaggi dei Ctz figurano quelli in termini di gestione derivanti dalla richiesta, per questa tipologia di investimento, di un esborso finanziario inferiore al valore nominale di rimborso, inoltre non sussiste l’esigenza di reinvestire i flussi percepiti periodicamente a titolo di interessi. I Ctz possono essere sottoscritti per un importo minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.
Anche per i Ctz, come avviene per le altre tipologie di titoli di Stato, gli acquisti in asta possono essere effettuati esclusivamente dagli intermediari finanziari, ne deriva quindi che i risparmiatori che intendono acquistare Ctz devono recarsi presso la propria banca o presso un intermediario finanziario autorizzato non più tardi di un giorno lavorativo precedente rispetto a quello fissato per l’asta. I Ctz sono soggetti al regime di dematerializzazione, ne deriva quindi che sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto.
Anche per questa tipologia di titoli di Stato è previsto un meccanismo di esclusione delle domande speculative indicato in maniera dettagliata in ciascun decreto di emissione.