La possibilità che tali giudizi subiscano una variazione al ribasso si potrebbe verificare solo nel caso in cui il fondo salva Stati dovesse ampliare il suo perimetro d’azione oppure nel caso in cui i paesi dovessero aumentare le loro garanzie.
L’ipotesi di un taglio del rating, tuttavia, secondo l’agenzia appare poco probabile, almeno allo stato attuale, dal momento che questo potrebbe accadere solo nel caso in cui dovesse verificarsi un evento grave e al momento non prevedibile, come ad esempio il default di uno dei paesi della zona euro che hanno un programma con il fondo, che si troverebbe quindi a non poter far più fronte agli impegni presi facendo scattare le garanzie e rendendo necessari ulteriori prestiti.
► CRISI EURO E CROLLO MERCATI AZIONARI
La precisazione di Standard & Poor’s è arrivata in occasione di una pubblicazione Eurostat inerente alla modalità di imputazione del debito Efsf nel più ampio debito governativo.
Sempre in relazione al fondo salva Stati, stamane alcuni giornali hanno riportato la notizia, riferita da alcune fonti vicine all’operazione, dello slittamento di due settimane circa del bond dell’Efsf, una decisione presa per via della volatilità dei mercati e della non urgenza dell’operazione.
Ieri, ricordiamo, un gruppo di banche (Barclays, Credit Agricole e JP Morgan) è stato incaricato di emettere un bond con scadenza sopra i 10 anni e per un ammontare di 3 miliardi di euro nell’ambito del piano di salvataggio finalizzato a finanziare l’Irlanda.