Secondo la società di rating Americana il piano di consolidamento del debito che è stato approvato dal governo Italiano dovrebbe favorire il rating del nostro paese.
Standard & Poor sostiene che crede ciecamente nelle azioni del governo Italiano, soprattutto il taglio della spesa pubblica che porterà lo stato italiano ha portare in pochi anni la soglia del debito a livelli accettabili.
Le previsioni del bilancio pubblico Italiano effettuate da S&P coincidono esattamente con quelle del governo Italiano.
Sempre secondo Standard & Poor l’Italia è il paese in cui se risentito di meno il peso della crisi economica,anche se verso la fine del 2009 la crescita del paese si è fermata a causa della diminuzione della domanda interna e delle esportazione.
S&P ritiene ritiene che la crescita lenta sia dovuta alla perdita di competitività registrata negli ultimi anni, con un cambio reale in aumento del 23% nel 2005, dovuta anche dalla disorganizzazione dei mercati dei beni e servizi e del lavoro che hanno portato l’Italia a una riduzione della Crescita.
Il Debito pubblico è sceso rispetto all’incremento eccessivo degli anni 2007-2008 fino a somme più modeste il 118% del Pil, secondo la Standard & Poor il bel paese è sicura dai rischi di un eventuale crollo greco che potrebbe portare a un effetto domino sfavorendo Spagna e Portogallo.