La decisione di abbassare il target price altro non è che una conseguenza della decisione di tagliare le stime relative all’utile per azione per il triennio 2011-2013 alla luce delle previsioni sull’evoluzione del mercato dei veicoli industriali.
► FIAT E FIAT INDUSTRIAL IN CALO PER GIUDIZIO ANALISTI
In particolare le previsioni parlano di una flessione della domanda nel mercato dei camion, con un calo nel 2012 dell’11% in Europa e del 30% in Brasile.
Secondo la banca d’affari, inoltre, le tasse più elevate e un maggiore calo dei margini di Fiat Powertrain rispetto a quelle che erano le precedenti previsioni influiranno negativamente sui conti di Fiat Industrial. Per questo motivo, dunque, gli analisti di Ubs hanno deciso di tagliare le stime Eps 2011 del 9% portandole da 0,7 a 0,6 euro, le stime Eps 2012 del 26% portandole da 0,8 a 0,6 euro e le stime Eps 2013 del 14% portandole da 0,98 a 0,85 euro.
► BILANCIO FIAT INDUSTRIAL SECONDO TRIMESTRE 2011
Nonostante i tagli Ubs mantiene comunque una valutazione complessivamente positiva sul titolo Fiat Industrial. Riguardo ai singoli marchi, in particolare, la banca svizzera ritiene che non sussistono al momento concrete ragioni per le quali Iveco dovrebbe registrare una performance inferiore rispetto a quella dei suoi principali concorrenti, inoltre nel caso in cui il gruppo dovesse ritrovarsi in difficoltà il management ha più volte dimostrato di essere in grado di riconoscere la necessità di attuare un efficace taglio dei costi. Per quanto riguarda CNH, invece, il broker si è detto fiducioso prevedendo un incremento della redditività.