Le indiscrezioni relative alla possibilità che la Cina possa comprare il nostro debito non sembra aver entusiasmato in data odierna sia il mercato azionario italiano, sia il MOT, ovverosia il mercato obbligazionario telematico, dove vengono scambiati i titoli di Stato.
Dopo una partenza in robusto rialzo, infatti, dopo poco più di un’ora di scambi il FTSE MIB non ha perso tempo nel virare in negativo, con i bancari che hanno bruciato in pochi minuti il rimbalzo tecnico iniziale dei corsi.
► INVESTIRE NEI BTP SENZA RISCHIARE
Di riflesso, lo spread Btp-Bund sui mercati è tornato a salire portandosi pericolosamente in area 390 punti, ovverosia sui massimi assoluti raggiunti nello scorso mese di agosto prima che la Bce decidesse di comprare il nostro debito al fine di sostenere le quotazioni sul mercato. E’ stato effimero quindi, almeno per ora, il rimbalzo iniziale di Piazza Affari generato anche dalla chiusura positiva di ieri sera a Wall Street.
Nel complesso l’avversione al rischio rimane alta, con gli investitori che preferiscono comprare il Bund, con rendimenti al di sotto del livello dell’inflazione, piuttosto che i titoli di Stato di Paesi periferici più spendaccioni. Il tutto si ripercuote al momento anche sull’euro, che rispetto al dollaro perde anche oggi posizioni appena sotto il rapporto di cambio di 1,36.
► ASTA BTP 13 SETTEMBRE 2011
Riguardo al nostro Paese, tra l’altro, gli investitori non hanno gradito il fatto che il Governo intenda approvare alla Camera la manovra bis 2011 con il voto di fiducia e senza alcuna misura aggiuntiva atta a rafforzarla. In queste ultime ore, come se non bastasse, sono emersi dubbi anche sull’efficacia della misura di aumento dell’Iva che, per effetto di una probabile contrazione dei consumi, potrebbe portare ad incassi inferiori alle attese.
Dopo una partenza in robusto rialzo, infatti, dopo poco più di un’ora di scambi il FTSE MIB non ha perso tempo nel virare in negativo, con i bancari che hanno bruciato in pochi minuti il rimbalzo tecnico iniziale dei corsi.
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Riguardo al nostro Paese, tra l’altro, gli investitori non hanno gradito il fatto che il Governo intenda approvare alla Camera la manovra bis 2011 con il voto di fiducia e senza alcuna misura aggiuntiva atta a rafforzarla. In queste ultime ore, come se non bastasse, sono emersi dubbi anche sull’efficacia della misura di aumento dell’Iva che, per effetto di una probabile contrazione dei consumi, potrebbe portare ad incassi inferiori alle attese.