L’andamento dell’euro nel corso dei prossimi giorni subirà inevitabilmente l’influenza delle decisioni in tema di politica monetaria che la Banca centrale europea prenderà nel corso della sua consueta riunione mensile.
Gli analisti sono concordi nel ritenere che nel caso in cui l’istituito di Francoforte dovesse decidere di modificare il suo precedente orientamento e di adottare una politica decisamente più morbida sui tassi di interesse è probabile che l’andamento dell’euro subirà un ulteriore deterioramento.
Secondo una recente nota diffusa dall’ufficio studi Bnp Paribas, infatti, qualsiasi riferimento che faccia intendere un orientamento ribassista porterà l’euro a rompere la recente base di 1,41-1,415 dollari.
Nel frattempo si considera altamente probabile la possibilità che Washington decida di varare una terza fase del programma di “quantitative easing”, una misura finalizzata a contrastare la congiuntura economica ma che al tempo stesso provocherà un indebolimento del cambio.
Poco dopo le otto di questa mattina il cambio euro dollaro tratta a 1,4255, il cambio euro sterlina a 0,8805, il cambio euro yen a 109,53, il cambio euro franco svizzero a 1,1305, il cambio euro dollaro australiano a 1,3319 e il cambio euro dollaro canadese a 1,3926.
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