Il lavoro svolto dall’azienda nel corso degli ultimi anni ha dato vita ad una piattaforma tecnologica capace di isolare alcune cellule rare contenute nel sangue, una procedura che può essere utilizzata nella diagnosi oncologica e nella diagnosi prenatale e che ha già suscitato l’attenzione di numerosi istituti clinici e centri di ricerca di tutto il mondo.
A testimoniare l’interesse manifestato verso questa piattaforma tecnologica sono le numerose joint venture che l’azienda ha siglato e che hanno ad oggetto la distribuzione delle sue macchine. Tra queste ricordiamo quella siglata con la spagnola Cultek, con la tedesca Dync e con la francese Excilone, senza contare l’apertura di un vero e proprio punto vendita in California.
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Nonstante questo, tuttavia, l’azienda ha bisogno di nuovi fondi. In questi anni il sostegno è arrivato dai cosiddetti business angels, tra cui figurano Pietro Boroli della De Agostini e l’ex di McKinsey Rolando Polli, e da alcuni fondi di venture capital. Lo sviluppo della piattaforma ha infatti assorbito oltre due terzi dei 20 milioni finora raccolti attraverso i già citati sostenitori. Secondo una prima stima l’azienda dispone di budget sufficiente per tutto il 2011, poi saranno necessarie nuove risorse.
Per questo motivo si sta lavorando alla quotazione in Borsa dell’azienda, al momento l’istruttoria è nelle mani di Equita Sim e Centerboard partners, entrambe incaricate di occuparsi dell’operazione.