Tra questi figurano gli analisti di Credit Suisse e di Goldman Sachs, che hanno deciso di tagliare il target price sul titolo Eni portandolo rispettivamente da 21,8 a 19 euro e da 21,6 a 20,6 euro.
Allo stesso modo Société Générale ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo di Eni portandolo da 17,5 euro a 16,2 euro, confermando al contempo rating “hold”. Gli analisti della banca francese hanno inoltre alzato la previsione sul dividendo per l’intero 2011 portandola a 1,04 euro.
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Ha confermato rating “hold” sul titolo anche Unicredit, che ha però tagliato da 19,5 euro a 18 euro il target price sul titolo. Anche in questo caso la decisione è stata presa in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione relative al triennio 2011/2013.
Gli analisti di Mediobanca, infine, hanno ridotto a 22,5 euro il prezzo obiettivo sul Eni, precisando che a loro avviso il momento peggiore dell’attività di Eni per l’esercizio in corso dovrebbe essere coinciso con il secondo trimestre del 2011.
A Piazza Affari il titolo Eni viaggia oggi in terreno negativo segnando nel primo pomeriggio una flessione dello 0,20% a 14,71 euro, nonostante la buona notizia della proposta arrivata dal Consiglio di amministrazione di distribuire un acconto sul dividendo dell’esercizio 2011 pari a 0,52 euro per azione, con stacco della cedola fissato per il 19 settembre prossimo.