Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011, in particolare, il gruppo di Collecchio ormai nella mani dei francesi di Lactalis, ha realizzato ricavi per 2,15 miliardi di euro, ossia in crescita del 6% rispetto ai 2,03 miliardi realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno.
Il margine operativo lordo ha registrato un calo del 14,5% passando da 174,5 milioni a 149,3 milioni di euro, una flessione ricondotta in larga parte all’aumento del prezzo latte, mentre l’utile netto si è dimezzato passando da 147,4 milioni a 76,5 milioni di euro. Al 30 giugno 2011 la posizione finanziaria netta di Parmalat è risultata positiva per 1,42 miliardi di euro, in leggera flessione rispetto agli 1,44 miliardi registrati ad inizio anno.
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Per quanto riguarda le previsioni per l’anno in corso, il management di Parmalat ha confermato l’obiettivo di raggiungere alla fine del 2011 un giro d’affari di 4,4 miliardi di euro e un margine operativo lordo a 365 milioni di euro.
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I dati realizzati nel corso della prima metà dell’anno sono stati accolti negativamente dagli analisti. Intermonte, in particolare, ha tagliato da 2,1 euro a 1,8 euro il prezzo obiettivo sul titolo Parmalat e confermato al contempo il rating “underperform” (farà peggio del mercato).