Una decisione ampiamente prevista dal mercato, dal momento che un leggero rialzo a luglio 2011 era stato lasciato intendere dal presidente Jean Claude Trichet nel corso della consueta conferenza stampa che ha seguito la riunione tenuta lo scorso mese.
Nonostante la crisi debitoria che sta attraversando l’Europa, dunque, la Bce ha ugualmente attuato un nuovo rialzo dei tassi di interesse. Trichet ha infatti spiegato che l’istituto ha il compito di tenere sotto controllo l’inflazione, a prescindente dalla presenza di eventuali tensioni finanziarie.
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Alla luce di questo orientamento, dunque, la maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che verranno rispettate le previsioni relative al rialzo dei tassi di interesse formulate nei mesi scorsi e che vedono un rialzo all’1,75% entro la fine del 2011 e al 2% entro il primo trimestre 2012.
D’ora in avanti e fino alla fine dell’anno, dunque, la Bce attuerà un altro rialzo di un quarto di punto percentuale, che secondo gran parte degli analisti arriverà in occasione della riunione di novembre. Almeno fino a settembre, e con ogni probabilità anche fino ad ottobre, il tasso di interesse dovrebbe quindi rimanere fermo all’1,50%.