La Bce, dunque, non ha esitato ad attuare un nuovo rialzo dei tassi di interesse nonostante la crisi che sta attraversando l’intera economia europea a causa del debito sovrano di alcuni paesi della zona euro. L’istituto di Francoforte, infatti, si è detto certo che le pressioni inflazionistiche non possano essere ignorate, anche in presenza di tensioni finanziarie.
Riguardo a possibili aumenti futuri non sono state fornite indicazioni certe, l’istituto si è limitato a lasciare la porta aperta a ulteriori aumenti dei tassi d’interesse nel caso in cui l’inflazione dovesse persistere.
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Ad influire positivamente sull’andamento dell’euro, come dicevamo, sono state le parole di Trichet. Il presidente della Bce si è infatti detto fiducioso sul Portogallo precisando che l’istituto monetario da ora in poi accetterà le obbligazioni portoghesi nei pronti contro termine, indipendentemente dal loro rating, aggiungendo di aver deciso di sospendere l’applicazione di un rating minimo per i titolo di debito portoghese nelle operazioni di rifinanziamento.
Il presidente della Bce, inoltre, si è apertamente schierato contro le agenzie di rating criticando il loro ruolo e la loro eccessiva influenza all’interno del mercato economico e finanziario.
Poco prima delle nove di stamane il cambio euro dollaro tratta a 1,4355, il cambio euro sterlina a 0,8996, il cambio euro yen a 116,65, il cambio euro franco svizzero a 1,2131, il cambio euro dollaro australiano a 1,3317 e il cambio euro dollaro canadese a 1,3767.
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