Ferragamo, ricordiamo, ha raccolto dall’Ipo circa 344 milioni di euro ricevendo offerte complessive pari a 3,6 volte l’offerta iniziale.
Al termine dell’offerta Ferragamo ha fissato il prezzo delle azioni a 9 euro, un valore che i gestori hanno considerato adeguato in quanto ingloba un giusto sconto rispetto al settore di riferimento e allo stesso tempo tiene conto della situazione che caratterizza in questo periodo i mercati finanziari, definita piuttosto difficile e contraddistinta da una marcata volatilità. Il prezzo delle azioni fissato al termine dell’Ipo, dunque, si colloca leggermente al di sotto della parte centrale della forchetta di prezzo iniziale, compresa tra 8 e 10,5 euro.
Mediobanca ha sottolineato che in base alle previsioni la media del settore di appartenenza di Ferragamo è vista a multipli di 21,4 volte in termini di rapporto prezzo/utile, mentre il range iniziale di prezzo stabilito da Ferragamo si basava su multipli compresi tra 16,4 e 21,3 volte.
Intorno alle 9:30 la quotazione Salvatore Ferragamo segna un guadagno del 6,11% a quota 9,55 euro.