Nella giornata di ieri i prezzi sono rientrati, con una contrazione al ribasso che ha portato il prezzo dell’oro a 1.543 dollari l’oncia.
Sicuramente anche la Crisi della Grecia fa dell’oro, in questo periodo, un perfetto bene rifugio, con le quotazioni sia in dollari che in sterline ai massimi storici.
Le previsioni degli analisti per i prossimi mesi sono discordanti, anche se molti sono orientati a sostenere per fine 2011 che il “muro” dei 2.000 dollari l’oncia sarà abbattuto.
Ma non tutti gli analisti sono d’accordo con queste previsioni, infatti alcune voci fuori dal coro stimano un pesante ribasso dell’oro entro i prossimi 3 mesi, che porterebbe ad una forte contrazione, con una quotazione di 1.304 dollari l’oncia.
Lo stato attuale dell’economia mondiale, con la citata Crisi della Grecia, le elevate quotazioni del petrolio e l’alto indebitamento di molti Stati, fa prevedere che sembra piuttosto difficile un arretramento delle quotazioni dell’oro di oltre il 15% in soli tre mesi, anche se l’andamento dei mercati, soprattutto nel breve periodo, a volte sembrano seguire logiche differenti.
Da osservare che cresce, soprattutto nel mondo asiatico e russo, l’interesse per il lusso, oro in primis, ma anche arte, auto d’epoca, grandi yacht (i più grandi al mondo, di cui abbiamo parlato recentemente in un altro articolo), diamanti e gioielli.