Nella maggior parte dei casi la surroga risulta più conveniente, non solo perché la nuova banca tende ad offrire condizioni più vantaggiose per accaparrarsi nuovi clienti, ma anche perché si tratta di un’operazione priva di spese in quanto non è necessario l’intervento del notaio.
L’ipoteca viene infatti trasferita alla nuova banca, che subentra nei diritti della banca precedente, per cui nel caso in cui al cliente sia stato chiesto di sostenere dei costi questo è legittimato a chiedere il rimborso delle spese di surrogazione del mutuo.
Nel caso della rinegoziazione, invece, tutto dipende dalla propria banca, in quanto questa è libera o meno di accettare la richiesta del proprio cliente, tuttavia anche in questo caso le banche cercano di venire incontro alle esigenze del cliente per evitare che questi decida di optare per la surroga e diventare così cliente di un’altra banca.
Rientra tra le ipotesi di cambio del piano di ammortamento del mutuo anche convertire prestiti e mutuo in un unico finanziamento. In questo modo, infatti, bisognerà pagare un’unica rata mensile, anche se nella maggior parte dei casi si verifica un incremento della spesa complessiva, soprattutto perchè è necessario chiudere tutti i contratti in corso ed aprire un nuovo finanziamento, un’operazione che richiede una spesa che si aggira intorno ai 2.000 euro.