Per quanto riguarda il rapporto si assegnazione delle azioni di nuova emissione, queste potranno essere acquistate da ciascun socio nella misura di due nuove azioni ogni sette azioni già possedute.
Nel giorno di inizio dell’operazione di ricapitalizzazione, la maggior parte delle banche d’affari ha rivisto la propria valutazione sulla quotazione Intesa Sanpaolo, che stamane a Piazza Affari cede oltre un punto percentuale a quota 1,724 euro.
Tra le banche d’affari che a seguito dell’aumento di capitale hanno deciso di modificare la loro valutazione sul titolo figura Intermonte, che ha comunicato di aver portato il target price da 2,4 euro a 2,2 euro, confermando il giudizio “neutral”. Stessa decisione è stata presa da Banca Akros, che ha portato il target price da 2,9 a 2,7 euro, e da Nomura, che ha portato il prezzo obiettivo del titolo da 2,7 a 2,25 euro.
Nomura ha inoltre comunicato di aver tagliato le stime sull’utile netto 2011 del 4% e sul biennio 2012/2013 del 3%. La banca d’affari ha motivato la sua decisione argomentando sulla possibilità di minori ricavi delle attività core alla luce di un possibile minor contributo da parte delle attività di hedging.
L’aumento di capitale, ricordiamo, consentirà ad Intesa Sanpoalo di rafforzare la sua struttura patrimoniale, si sostenere la sua crescita organica e di distribuire ai suoi azionisti un dividendo più elevato: gli utili che eccedono il 10% del Core Tier 1 verranno infatti distribuiti agli azionisti sotto forma di dividendi.