Nonostante questo, Doris ha espresso apprezzamento nei confronti degli istituti bancari che hanno deciso di procedere ad una ricapitalizzazione per rafforzare la loro struttura patrimoniale in vista dell’entrata in vigore di Basilea 3, sottolineando come molto spesso il mercato tenda a valutare con superficialità e a giudicare a rischio quelli che non procedono in questo senso.
Nel corso dell’intervista si è anche parlato del dossier Banca Esperia, società controllata al 50% da Mediolanum e che secondo Doris potrebbe essere ceduta solo a fronte di un’offerta molto significativa. Per quanto riguarda Mediobanca, invece, Doris ha spiegato di non aver ancora avuto colloqui sul patto ma è convinto che si riuscirà a trovare un accordo capace di accontentare tutti.
L’intervista di Ennio Doris arriva a pochi giorni dalla pubblicazione della trimestrale Mediolanum gennaio marzo 2011, archiviata con un utile netto in crescita del 4% a 68,6 milioni e masse amministrate che hanno raggiunto il massimo storico a 46,195 milioni. Per quanto riguarda Banca Mediolanum, nel corso dei prossimi mesi si prevede una crescita dei profitti e del numero dei clienti soprattutto grazie al lancio del nuovo conto deposito InMediolanum, che offre un tasso di interesse lordo del 3,5% per depositi vincolati a 12 mesi, entrando così a pieno titolo nella lista dei migliori conti deposito vincolati 2011.
A Piazza Affari la quotazione Mediolanum segna in tarda mattinata un rialzo dello 0,05% a 3,872 euro.