Ebbene, mediante un comunicato congiunto trasmesso da Premafin e Unicredit pochi minuti fa, è stato reso noto che la Commissione ha stabilito la non obbligatorietà dell’Opa in considerazione della difficile situazione in cui versa la compagnia assicurativa Fondiaria Sai.
La Commissione nel rispondere al quesito ha quindi fatto ricorso all’art. 49 del proprio regolamento, in base al quale non sussiste l’obbligo di un’offerta pubblica di acquisto in presenza di una situazione di crisi.
La Consob, in particolare, ha considerato come prova a sostegno dello stato di crisi della compagnia assicurativa le richieste formulate da un’autorità di vigilanza prudenziale, nel caso di gravi perdite, al fine di prevenire il ricorso all’amministrazione straordinaria o alla liquidazione coatta amministrativa. Lo scorso marzo, infatti, l’Isvap ha chiesto a Fondiaria Sai di integrare i propri margini di solvibilità e che a fine 2010 sono caduti sotto il livello minimo al 97,2%.
Nell’ambito dell’operazione di ricapitalizzazione di Fondiaria Sai, ricordiamo, Unicredit acquisterà una partecipazione azionaria del 6,6%.