Nel periodo in esame l’Ebitda ha segnato una flessione dell’1,8% a 4.399 milioni di euro, mentre l’Ebit è calato del 3,0% a 3.036 milioni di euro. Al 31 marzo l’indebitamento finanziario netto ha segnato una crescita dell’1,4% a 45.563 milioni di euro.
L’incremento dei ricavi è stato in larga parte ricondotto all’aumento della vendita di energia elettrica soprattutto all’estero, mentre la flessione dell’Ebitda è dovuta al minor margine delle attività di generazione in Italia e della Divisione Iberia e America Latina, in entrambi i casi dovuta alle cessioni perfezionate nel corso del quarto trimestre 2010. La flessione dell’Ebit, invece, è stata causata da maggiori ammortamenti e perdite di valore per 15 milioni di euro.
Al 31 marzo 2011 il capitale investito netto è risultato pari a a 99.736 milioni di euro rispetto ai 98.469 milioni di euro del 31 dicembre 2010, mentre gli investimenti realizzati nel corso dei primi tre mesi dell’anno sono risultati pari a 1.132 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli dello stesso periodo dello scorso anno.
L’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, ha commentato i risultati realizzati nel corso dei primi tre mesi dell’anno sottolineando come il gruppo sia riuscito a riportare solidi risultati operativi e un risultato netto in marcata crescita nonostante lo scenario macroeconomico particolarmente difficile. Questo consente quindi di confermare gli obiettivi stabiliti per l’esercizio in corso.
A Piazza Affari stamane la quotazione Enel continua a beneficiare dei dati trimestrali e segna un rialzo del 2,18% a 4,778 euro, mentre la controllata Enel Green Power si limita ad un rialzo dello 0,47% a 1,9421 euro.