Quando si acquista un’azione si scegli di partecipare sia agli utili che alle perdite della società stessa, motivo per il quale le azioni rappresentano dei titoli a reddito variabile. La remunerazione degli azionisti corrisponde al dividendo proposto dal Consiglio di amministrazione e approvato dall’assemblea degli azionisti.
Al contrario, invece, le obbligazioni hanno un rendimento fisso in quanto prevedono al restituzione del capitale inizialmente versato al termine del periodo di tempo prestabilito e una remunerazione periodica a titolo di interessi sul capitale investito. Gli interessi possono rappresentare una remunerazione fissa o variabile, nel primo caso la società assicura una remunerazione predeterminata mentre nel secondo caso la remunerazione viene legata ad uno o più parametri.
Nel caso delle obbligazioni, quindi, tra la società e l’investitore si instaura un rapporto debitore-creditore, mentre nel caso delle azioni l’acquirente diventa socio e assume diverse tipologie di diritti, ovvero: diritti patrimoniali (diritto all’utile e alla quota di liquidazione), diritti amministrativi (diritto di voto in assemblea, diritto di impugnare le delibere, diritto di consultare il libro delle adunanze, ecc.), diritti di controllo (diritto a denunciare fatti censurabili al colleggio sindacale e gravi irregolarità al tribunale) e diritti di disporre (ossia la costituzione in pegno e usufrutto dell’azione).