L’utile netto ha registrato un incremento del 33,5% a 6,52 milioni, a fronte di un giro d’affari in crescita del 19% circa a 44 milioni. Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 11,78 milioni di euro, pari al 26,80% dei ricavi di vendita e in aumento del 21,19% rispetto ai 9,72 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’Ebit, invece, ha raggiunto quota 10,44 milioni di euro, pari al 23,74% dei ricavi di vendita e in crescita del 26,67% rispetto agli 8,24 milioni di euro dello stesso periodo del precedente esercizio.
Al 31 dicembre 2010 la posizione finanziaria netta è risultata negativa per 9,26 milioni di euro rispetto al rosso di 5,3 milioni registrato al 31 marzo 2010 per effetto delle dinamiche di stagionalità del capitale circolante.
Il presidente e Ceo di Piquadro, Marco Palmieri, ha affermato che l’azienda è pienamente soddisfatta dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi, che consentono di guardare al futuro con fiducia. La redditività, infatti, è aumentata nonostante i forti investimenti realizzati nel settore retail, inoltre l’ottima generazione di cassa conferma l’efficacia del modello di business adottato.
A Piazza Affari il titolo Piquadro poche ore dopo la diffusione dei risultati segna una perdita dell’1,67% a 2,36 euro.