L’euro ha anzitutto beneficiato dell’esito favorevole dell’asta dei bond spagnoli, la cui richiesta è stata pari al doppio dell’offerta, nonchè delle parole pronunciate dal presidente Bce, Jean-Claude Trichet, secondo cui le pressioni inflazionistiche di breve periodo nell’Eurozona richiedono un attento monitoraggio.
Un piccolo contributo è arrivato anche dalle dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, secondo cui i paesi dell’Eurozona stanno mettendo a punto un “pacchetto a tutto tondo” per cercare di risolvere la crisi del debito sovrano e sul quale potrebbe essere raggiunto un accordo entro la fine del primo trimestre dell’anno.
A questo bisogna poi aggiungere la debolezza strutturale del dollaro conseguente alla diffusione dei dati USA sulle richieste di disoccupazione, che nel corso delle ultime settimane hanno registrato un incremento superiore alle attese.