Aumento di capitale Bce

Secondo quanto riferito da alcune fonti la Banca centrale europea starebbe seriamente valutando la possibilità di ricorrere ad un aumento di capitale alla luce dei timori per le potenziali perdite sui titoli di Stato detenuti in portafoglio e che potrebbero andare a compromettere la sua stabilità patrimoniale.

Alla luce delle difficoltà incontrate da alcuni paesi europei, infatti, l’istituto di Francoforte ha messo in atto un piano di riacquisto di bond sovrani di alcuni paesi come Grecia, Portogallo e Irlanda al fine di tentare una stabilizzazione dei prezzi.


Per questo motivo, dunque, la Bce starebbe pensando di chiedere alle banche dei 27 stati facenti parte dell’Unione europea una ricapitalizzazione che secondo le indiscrezioni potrebbe addirittura arrivare a raddoppiare l’attuale dotazione pari a 5,8 miliardi di euro.

Dalle banche dei paesi facenti parte dell’Unione europea può essere fatto confluire capitale verso la Bce in diversi modi, a cominciare dalle erogazioni dirette da parte dei vari governi fino ad arrivare alla cessione di asset e alla mancata distribuzione degli utili.

Alla costituzione del capitale della Banca centrale europea contribuiscono le banche di tutti gli stati europei, tuttavia il 70% è coperto dalle banche di stati che utilizzano l’euro. In particolare la Germania contribuisce per circa un quinto al capitale della Bce, la Francia per oltre il 14%, l’Italia per il 12,5% e la Spagna per l’8,3%.