Nel periodo compreso tra luglio e settembre 2010 i ricavi hanno raggiunto quota 15,94 miliardi di euro, in crescita del 35,6% rispetto al terzo trimestre 2009, mentre l’utile prima delle tasse ha raggiunto un livello record passando da 126 milioni di euro a 1,4 miliardi di euro.
A spingere in alto i conti del produttore tedesco è stata soprattutto la ripresa del mercato automobilistico statunitense e un netto aumento della domanda da parte dei paesi emergenti, circostanza di cui nell’ultimo periodo hanno beneficiato la maggior parte delle aziende attive in queste promettenti aree geografiche.
L’ottima performance registrata nel corso del terzo trimestre dell’anno ha portato la casa automobilistica tedesca a rivedere al rialzo le previsioni per l’anno in corso, per la seconda volta nel giro di pochi mesi. BMW, in particolare, ha fatto sapere che, alla luce dei conti relativi all’ultimo trimestre, attende per la fine dell’anno un’ebit margin per la divisione auto di oltre il 7% rispetto al 5% precedentemente stimato. Per il quarto trimestre, inoltre, il produttore di automobili prevede un marcato aumento delle vendite, mostrandosi così ottimista in merito all’obiettivo di riuscire a raggiungere entro la fine del 2010 un aumento delle vendite di più del 10%.
I conti trimestrali e l’ottimismo mostrato, tuttavia, non hanno giovato al titolo in Borsa. Al momento, infatti, il titolo BMW a Piazza Affari cede l’1,74% a 51,54 euro, mentre decisamente più contenuto il calo alla Borsa di Francoforte, dove la contrazione si limita allo 0,21% a quota 52,29 euro.