Tim candida Alberta Figari alla Presidenza. Nel caso in cui venisse nominata effettivamente dall’assemblea, per la prima volta una donna giungerà a tale carica all’interno dell’ex monopolista delle comunicazioni.
Una donna alla presidenza di Tim?
Dobbiamo sottolineare che il consiglio di amministrazione ha già deliberato, con tre consiglieri astenuti, la presentazione di una lista di 15 candidati tra i quali figura anche Pietro Labriola come amministratore delegato.
Vi sono inoltre Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi, Giovanni Gorno Tempini, Maurizio Carli e tra i nomi nuovi Domitilla Benigni. La lista viene completata da Paola Tagliavini, Jeffrey Hedberg, Leone Pattofatto, Antonella Lillo, Romina Guglielmetti, Luca Rossi, Enrico Pazzali e Andrea Mascetti.
La rosa di nomi presentata da Tim è composta da nove uomini e sei donne, per un totale di 13 indipendenti. Questa scelta è legata all’intenzione di assicurare continuità per mantenere alta la valorizzazione delle operazioni e delle attività già avviate. E allo stesso tempo poter dar spazio a candidature di profilo elevato utili al futuro del gruppo Tim.
In attesa del voto dell’assemblea di Tim, intanto, il consiglio ha approvato all’unanimità la proposta relativa a un’importante riduzione del compenso complessivo massimo dell’intero consiglio. Da questo taglio sarebbero esclusi solamente i consiglieri che presentano cariche speciali. La ripartizione degli stipendi verrà poi stabilita dal nuovo consiglio.
Approvazione del bilancio 2023
Per quel che riguarda il bilancio 2023, il consiglio di amministrazione di Tim ha approvato i conti, confermando i preliminari già diffusi. Dati alla mano l’anno passato si è chiuso con una perdita più bassa del 50% rispetto all’anno precedente: da 2,9 miliardi di euro a 1,4 miliardi di euro. In occasione dell’assemblea dei soci prevista per il 23 aprile prossimo sarà proposta la copertura della perdita d’esercizio utilizzando le riserve.
Per quel che concerne la cessione di asset di rete e le attività che le riguardano, Tim ha deciso di conferire mandato in tal senso all’amministratore delegato. In questo modo potranno essere attuate, in presenza dei presupposti corretti, azioni funzionali al trasferimento del debito. Come? Attraverso un sistema di offerte di scambio con oggetto specifiche serie di obbligazioni emesse da Tim, con scadenza a partire dal 2026.
Dettagli tecnici questi importanti per il futuro dell’azienda. In tal senso è stato approvato anche il nuovo piano industriale 2024-2026, che prevede anche la cessione di Sparkle e Netco. È previsto un ebitda after lease in aumento dell’8% mentre quello after lease capex di gruppo è stimato, al 2026, in aumento di 2,2 miliardi di euro.