I bonifici previsti dal decreto Sostegni Bis inizieranno ad arrivare, nelle tasche degli italiani che li hanno richiesti avendone la possibilità in base ai parametri stabiliti, da oggi mercoledì 16 giugno. Si tratta di ben 15 miliardi che verranno distribuiti sotto forma di contributo a fondo perduto.
Contributi a fondo perduto per partite IVA
Questo strumento di sostegno al reddito è rivolto ai titolari di partita IVA che svolgono attività di impresa, arte o professione è per tutti gli enti non commerciali e del terzo settore senza che vi sia alcuna limitazione relativa al settore di appartenenza o qualsiasi vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Di preciso quali sono le tipologie di aiuto previste da questo decreto?
Sono tre, a seconda della propria condizione di appartenenza. Il primo è una replica del contributo già ottenuto a marzo grazie al decreto Sostegni Uno, per quelle partite IVA con specifiche classi di ricavi che abbiano fatto registrare un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020. Per loro il bonifico partirà in automatico senza che venga presentata altra domanda.
Via poi il nuovo contributo basato sul calo medio mensile del fatturato per ciò che concerne il periodo compreso tra aprile 2020 e 31 marzo 2021: in questo caso si tratta di un bonus aggiuntivo per coloro che avevano già ricevuto il contributo con il Sostegni Uno ma calcolato non da gennaio ma dal nuovo periodo con inizio ad aprile. Il terzo tipo di contributo è quello con finalità perequativa che si basa sui risultati economici invece che sul fatturato: si tratta di un bonus che viene assegnato sulla base del peggioramento del risultato d’esercizio e che tiene conto dei fondi già ottenuti nel 2020 e nel 2021.
Ampliare la schiera di coloro che possono richiedere
Non molto tempo fa il Ministro dell’Economia Daniele Franco, in seguito alla ricezione dei dati aggiornati dell’Agenzia delle Entrate, ha fatto sapere che le domande di contributi a fondo perduto delle partite IVA, attese in un numero pari a 3 milioni, sono state di molto inferiori alle stime, raggiungendo un numero pari a meno di 2 milioni.
Qualcosa che consente di rivedere le stime al ribasso e rendere disponibile un tesoretto di circa 4-5 miliardi. È in questo modo che sarà possibile aumentare la schiera di coloro che potranno usufruire di questo aiuto, cercando di supportare in tal modo la ripartenza per coloro che hanno ancora bisogno di questo tipo di sostegno economico.
Sebbene con la bella stagione e l’eliminazione quasi totale delle restrizioni le attività stanno ripartendo, i contributi a fondo perduto rappresentano ancora un’ottima spinta ad una ripartenza che deve ancora prendere davvero il volo.