L’economia mondiale ha bisogno che si agisca e in fretta: può essere riassunto con queste poche parole l’intervento di Mario Draghi, ex presidente della BCE, intervenuto come co-presidente del gruppo di lavoro del G30 in un rapporto preliminare realizzato dall’organizzazione e incentrato sulla ristrutturazione delle imprese dopo il Covid.
Attenzione al problema della solvibilità
Non è tempo di ignorare l’elefante rosa nella stanza per le economie mondiali: la pandemia di coronavirus ha creato criticità in tutto il globo e per ritirarsi su in modo coerente e certo, gli Stati non si possono permettere di perdere tempo. Il suddetto report preliminare è stato realizzato dal think tank di consulenza su questioni di economia monetaria e internazionale. Per Mario Draghi è necessario affrontare il problema della solvibilità, tipico di molti settori e paesi. Ha infatti sottolineato:
“In molti settori e Paesi siamo sull’orlo del precipizio in termini di solvibilità, specialmente per le piccole e medie imprese, con i programmi di sostegno in scadenza e il patrimonio esistente che viene eroso. Il problema è peggiore di quel che appare. Le autorità devono agire urgentemente“.
Un allarme, quello lanciato, che lascia poco spazio alle interpretazioni. Non bisogna dimenticare che Mario Draghi è parte del comitato di direzione del G30 in compagnia di Raghuram Rajan, ex governatore della Reserve Bank of India il quale, alla presentazione del rapporto ha sottolineato che non è assolutamente prematuro iniziare a pensare al post pandemia.
Preoccupazione per le piccole e medie imprese
La preoccupazione maggiore espressa dai due esperti riguarda i particolare le piccole e medie imprese che, se non venisse seguita una linea di condotta ben ponderata, potrebbero rimanere vittima di “danni collaterali” dai quali farebbero fatica a riprendersi. Come sottolineato da Mario Draghi all’interno del rapporto, si sta entrando in una nuova era finanziaria nella quale saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le economie mondiali. All’interno del rapporto preliminare del G30 l’ex governatore della BCE ha spiegato:
“[Non bisogna sottovalutare la situazione] perché il massiccio aiuto in termini di liquidità e la vera e propria confusione causata dalla natura senza precedenti di questa crisi, ne stanno mascherando le vere dimensioni“.
Diventa quindi necessario per gli Stati, in tutto il mondo, trovare un equilibrio che consenta alle imprese che ne hanno la possibilità di uscire in modo ottimale dall’emergenza della pandemia assicurandosi allo stesso tempo che il sistema bancario non soffra conseguenze, in modo tale da poter continuare ad offrire credito alle imprese e alle famiglie per agevolare la ripresa. “Dobbiamo concentrarci“, ha sottolineato, “sul mantenimento della capacità del sistema finanziario di sostenere il credito e sulla compensazione delle conseguenze indesiderate per il sistema finanziario e la stabilità delle banche”.