Una fusione che ha soddisfatto tutti perché capace di dare vita ad una società dai numeri davvero importanti: l’accordo firmato tra FCA e FSA da vita ad un gruppo automotive pronto a lasciare il segno. Ecco i particolari legati al loro matrimonio.
Dettagli della fusione FCA-PCA
Tra note ed indiscrezioni sono molti i particolari resi pubblici: per prima cosa la durata del periodo di “transizione” per portare la società alla sua completezza. Ci vorranno tra i 12 ed i 15 mesi seguendo le procedure necessarie e le ovvie “condizioni di closing, tra cui le approvazioni degli azionisti nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi“. La sede della società verrà stabilita in Olanda ed il titolo lanciato sia sul circuito Euronext di Parigi che sulla Borsa Italiana di Milano e Wall Street.
Sia FCA che PSA hanno comunque stabilito strategie per “ripagare” i propri azionisti: prima del closing il gruppo italo americano distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, mentre Groupe Psa distribuirà agli azionisti la quota del 46% detenuta in Faurecia. Tutto questo sarà in aggiunta al dividendo ordinario di 1,1 miliardi che verrà elargito in seguito all’approvazione dei rispettivi bilanci del 2019. Agli azionisti di PSA verranno distribuite 1,742 azioni della società risultante dalla fusione per ogni azione di Groupe Psa detenuta, mentre quelli di FCA avranno una azione della società risultante dalla fusione per ogni azione detenuta in Fca.
La governance del nuovo gruppo
L’accordo per la fusione di FCA e PSA appare senza dubbio soddisfacente in linea teorica, ma manca da porsi il problema risorse umane. Il periodo di pre accordo ha mostrato che entrambe le società erano intenzionate a preservare i propri operai: la speranza è quindi quella che non vi siano ripercussioni sulla forza lavoro. Intanto, per ciò che concerne la FCA, i vertici dell’azienda incontreranno i sindacati oggi a Torino al fine di illustrare meccaniche e termini dell’avvenuta fusione, mentre le rappresentanze porteranno all’attenzione la necessità di salvaguardare ogni stabilimento.
La governance è stata confermata esser quella già preventivata nelle scorse settimane: il nuovo consiglio di amministrazione sarà composto da 11 membri, la maggioranza dei quali indipendenti ma senza dimenticare gli azionisti di riferimento. John Elkann sarà presidente mentre Carlos Tavares sarà Ceo oltre che membro del cd ed in base allo statuto proposto per la nuova società, nessun azionista avrà diritto di voto in misura eccedente il 30% dei voti espressi in assemblea.