Moody’s declassa l’Italia e mentre il Governo risponde sottolineando che non ci sono i problemi, l’associazione dei consumatori Codacons decide che è bene agire per vie legali presentando un vero e proprio esposto.
E’ innegabile che il giudizio dell’agenzia di rating abbia creato deciso mal contento, ma è altrettanto palese che la ragione per lo stesso affondi le sue radici in comportamenti politico- economici non in linea con i traguardi prefissati negli anni passati e in decisioni in netto contrasto con le regolamentazioni europee.
Stupisce quindi un poco che Codacons abbia deciso di presentare un esposto contro Moody’s alla procura della Repubblica di Roma. Ha spiegato le motivazioni in una nota:
Quello di Moody’s è un atto a rischio illegittimità che avrà ripercussioni dirette enormi per le tasche dei cittadini italiani e dei risparmiatori. La decisione di declassare l’Italia è stata infatti assunta prima della pronuncia ufficiale dell’Unione europea sulla manovra del governo e in assenza di risposte ufficiali delle istituzioni italiane ai rilievi mossi dall’Ue. A destare sospettoè proprio la tempistica seguita da Moody’s, che ha proceduto al declassamento pochi giorni prima della decisione Ue, valutando quindi una manovra non formalmente definitiva. Il declassamento si configura pertanto come un atto privato volto ad influenzare il mercato e la Commissione europea e interferisce in un procedimento amministrativo che ha fasi ben precise, le quali non appaiono ancora concluse.
Il Codacons spiega anche perché abbia deciso di fare un esposto: si tratta di un passo necessario per tutelare i risparmiatori ed i cittadini italiani. In caso di apertura di un procedimento da parte della Procura, sarà possibile intraprendere per l’associazione una class action di difesa.