Luxottica esce da Confindustria. L’azienda di Leonardo Del Vecchio considerabile senza fallo un gigante mondiale dell’occhialeria abbandona l’associazione di settore. Un altro grande strappo questo, dopo quello di cui si è resa protagonista la FCA.
Un evento che lascia perplessi e che si traduce, a livello tecnico, in una vera e propria bocciatura molto vicina all’apertura dei lavori della stessa. L’organizzazione degli industriali privati che un tempo era in grado semplicemente con le sue idee di modificare l’andamento dell’economia italiana sembra al momento vivere un periodo di grande difficoltà. Si può parlare di declino? Di certo al momento la sua influenza è molto più bassa rispetto al passato.
Va sottolineata una cosa però: era da un po’ di tempo che Leonardo Del Vecchio non nascondeva affatto le sue perplessità in merito a Confindustria, e l’unione con la società francese Essilor ha dato l’occasione perfetta per eseguire lo strappo con una completa nochalance decidendo di non rinnovare più l’iscrizione alle organizzazioni territoriali di Confindustria. Cosa significa questo? Che Luxottica resterà affiliata solo alla federazione di categoria degli industriali.
Rispetto al divorzio di Sergio Marchionne e della FCA in questo caso tutto è avvenuto senza polemiche di sorta, fattore da non sottovalutare. Rimane comunque il fatto che lo strappo occorso e non si può ignorare il fatto che a lasciare sia stato uno dei colossi che finora ne hanno fatto parte e che la hanno resa l’associazione forte che è stata nei tempi passati.
Sarà curioso ora capire cosa succederà tra qualche giorno, quando Confindustria aprirà la sua assemblea.