Il piano industriale concepito nella fase più dura della crisi ha consentito a Riello di salvarsi, ancora oggi tuttavia sono presenti ripercussioni, tra cui il fatto che il capitale è ancora al 100% in mano alle banche.
Nonostante questo Riello non molla. Il presidente del gruppo, Ettore Riello, ha infatti spiegato che recentemente sono stati ridefiniti i parametri finanziari e le altre condizioni del finanziamento in modo tale da poter operare al meglio e riuscire a far crescere la società. Lo stesso presidente, inoltre, ha sottolineato che al momento il gruppo è dotato “delle necessarie linee di affidamento a medio lungo termine ed è in grado di rispettare gli impegni assunti e di affrontare il rischio di liquidità anche nei momenti di crisi finanziaria“.
Oltre ad un progetto di espansione mediante fusione, ancora in stato embrionale, sono in atto diversi investimenti, destinati soprattutto alla Cina, in particolar modo al nuovo stabilimento di Shanghai dal quale si prevede di riuscire a registrare un incremento a due cifre, senza però trascurare la divisione ricerca e sviluppo.